Gianfranco Asveri – Senza titolo
Asveri Gianfranco
- Tecnica: Tecnica mista su carta
- Dimensione: 138x98
- Codice prodotto: EGOZ003
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DESCRIZIONE
L’opera presenta una marcata vocazione espressionista, ovvero che tende a porre l’accento sull’espressione delle emozioni. L’arte espressionista vuole gridare al mondo i propri stati d’animo e ostentarli con passione. Sul piano formale ciò si traduce in una resa sommaria delle figure, attraverso un tratto molto nervoso e movimentato, nonché nell’uso di una gamma cromatica violenta. Tali caratteristiche si trovano nelle avanguardie storiche dell’espressionismo: il Fauvismo e il movimento Die Brucke in Germania.
L’attitudine espressionista di Gianfranco Asveri porta questo artista ad esercitare una sintesi così brutale sul soggetto da lasciare l’immagine costruita solo su valori potentemente primari di segno e colore. Come possiamo vedere, infatti, le forme sono delineate da un elementare e grossolano contorno che sbozza i soggetti. Anche in questa opera risulta fondamentale l’aggressività della tavolozza di Asveri e il carattere di drammatico esistenzialismo, grazie ad un accentuato contrasto tra i colori. Dunque permane la volontà, tipica dell’artista, di scavare senza sosta, fino a trovare la vera essenza della rappresentazione, privata di qualsiasi orpello descrittivo e illusionistico. Tale conquista di purezza poggia su una necessaria regressione al linguaggio primitivo o a quello dei bambini. Ma Asveri compie questa operazione con consapevolezza ed ironia, guardando anche alle sgradevolezze provocatorie dell’Art Brut.
Gianfranco Asveri è nato nel 1948 a Fiorenzuola d’Arda. Nel 1969 sceglie di dedicarsi alla pittura e da anni vive e lavora ai Gasperini, sulle colline piacentine, in compagnia dei suoi cani. A partire dagli anni Ottanta la sua pittura è approdata a un gesto più istintivo e personale, ricco di colore e di materia, vicino all’espressionismo dell’Art Brut. Definito tra i 10 pittori italiani emergenti dal quotidiano Il Sole 24Ore, ha ottenuto consensi di pubblico in numerose mostre personali in Italia e all’estero. Di lui hanno scritto critici quali Luca Beatrice, Paolo Blendinger, Beatrice Buscaroli, Luciano Caprile, Martina Corgnati, Maurizio Corgnati, Elda Fezzi, Stefano Fugazza, Flaminio Gualdoni, Elisabetta Longari, Lorenzo Kamel, Domenico Montalto, Nicoletta Pallini, Elena Pontiggia, Giovanni Quaglino, Alessandro Riva, Marco Rosci, Maurizio Sciaccaluga, Giorgio Seveso, Claudio Vela e il poeta Ferdinando Cogni. Nel dicembre 2017 inizia a collaborare in esclusiva con la Galleria Casati Arte Contemporanea di Muggiò.