Gino Guidi – Paesaggio con zingare
Guidi Gino
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una costante aspirazione per i pittori. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, […]
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 120X60
- Codice prodotto: DSAN003
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una costante aspirazione per i pittori. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica, nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.

Gino Guidi, come possiamo apprezzare dalle sue opere, mostra di avere una straordinaria tecnica pittorica fondata, innanzitutto, su una solida struttura determinata dalla stesura del colore. È proprio tramite questa intelaiatura che l’artista riesce a raggiungere vertici di altissima precisione nei dettagli in un’interpretazione squisitamente realistica dei soggetti. La stesura pittorica è una prova dell’alta qualità tecnica dei dipinti di Gino Guidi. Il suo tocco è morbido, fatto di velature leggere attraverso le quali riesce a fondere perfettamente gli oggetti nello spazio in un’atmosfera di grande coerenza tonale. La luce viene quindi chiamata in causa ad unificare ulteriormente la superficie pittorica dando vita ad una sapiente regia utilizzata dall’artista nel distribuire le ombre. Anche la tavolozza di Gino Guidi è coerente con la sua estetica con l’adozione di un cromatismo di grande realismo e resa naturalistica.
Gino Guidi è stato un pittore livornese, nato nel 1914 e scomparso nel 2000. Nato in una famiglia di artisti Gino sentì fin da giovane la vocazione alla pittura. Pittore di alto respiro classico, si dedicò soprattutto al genere del paesaggio ispirandosi alla corrente dei Macchiaioli. Le prime mostre risalgono agli anni ’60, da allora si sono susseguite diverse importanti manifestazioni: le personali del 1970 alla Galleria d’arte ” Stefanini ” e del 1974 alla Galleria d’arte ” Romiti “; la partecipazione a varie edizioni del Premio Rotonda (Livorno); varie edizioni delle Mostre Accademia Navale di Livorno (1° Premio, Coppa d’argento e d’oro); mostre collettive alla Galleria d’arte “Il Bottegone” di Sesto San Giovanni (MI); partecipazione al 6° Premio “Piazzetta” a Sesto San Giovanni (MI); mostra collettiva a Villa Casati (Merate) legato al tema “Merate e la Brianza”; partecipazione alla collettiva “Primavera 1970 “selezione Roma, Attività Culturali, organizzazione “Artinformazione”; partecipazione per invito al 1° Premio Brunellesco, Firenze 1970; Biennale Europea ” Dubrovnik 1970”.