Giò D’Amico – Senza titolo
D'Amico Giò

- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 40x30
- Codice prodotto: DCAS016
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DESCRIZIONE
Nella storia dell’arte spesso si può fare una netta distinzione tra correnti stilistiche figurative o astratte. Quando, però, l’obiettivo di un’artista è quello di rappresentare un oggetto che abbia riscontro con la realtà fenomenica ma, allo stesso tempo, sia carico di significati reconditi e simbolici, questo confine può diventare labile. Il Simbolismo o l’Espressionismo sono correnti stilistiche emblematiche nell’aver interpretato la realtà in senso concettuale con una resa iconica delle immagini e un’interpretazione simbolica nell’uso del colore. Questo è ciò che esattamente avviene in questa serie di opere dell’artista Giò D’Amico, nelle quali i soggetti prendono spunto dalla realtà, ma vengono completamente trasfigurati nella gestualità del pittore che tramite la stesura proietta il suo inconscio sull’opera.
Queste interpretazioni della realtà, che l’artista Giò D’Amico propone in questa serie di opere, poggiano su uno stile estremamente sintetico e gestuale, tanto da rasentare l’informale. I soggetti delle opere, che potrebbero essere un paesaggio urbano, così come un mazzo di fiori o il volo di un uccello, vengono completamente trasfigurati nella proiezione che l’artista fa del suo inconscio tramite il gesto pittorico. E così ogni oggetto viene sottoposto ad un processo di sintesi talmente elevato da perdere praticamente la propria forma. Tutto diviene un’intensa vibrazione pittorica fatta di un tratteggio frenetico, di densi strati di colore o di passaggi più materici. Inoltre la scelta del colore perde ogni contato con la realtà sensibile acquisendo una connotazione espressionista anche nella qualità tonale prevalente, fatta di forti contrasti e disarmonie ricercate. Non manca una componente simbolista ravvisabile nella presenza ricorrente dei grandi soli che illuminano la scena.
Giò D’Amico è stato un artista originario di Milazzo, nato nel 1921 e scomparso nel 1999. La sua formazione avviene a Roma, dove frequenta il gruppo dei pittori realisti, con i quali partecipa a numerose mostre. Nello stesso periodo espone a Marsiglia e a Parigi. Nel 1950 si trasferisce a Genova e in questa città trascorre operosamente l’intera ultima parte della propria vita umana e artistica. Sue opere figurano in permanenza presso importanti gallerie a Monaco, Cannes, Atene,in USA e altre città d’Italia e d’Europa.