Giorgio De Chirico – Senza titolo
De Chirico Giorgio
- Tecnica: Tecnica mista su lastra
- Dimensione: 25x35
- Certificato: Certificato
- Codice prodotto: ADIS001
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DESCRIZIONE
L’iconografia elaborata in questa opera concerne un concetto importantissimo nella poetica di Giorgio De Chirico, fondamentale anche per l’elaborazione delle tesi metafisiche, il concetto del “ritorno alle origini”. Per De Chirico l’arte contemporanea non deve creare nuove immagini, piuttosto l’artista deve selezionarle dal passato, come fosse un museo ideale, arrogandosi la libertà di rielaborale in composizioni creative. In particolare il soggetto di questa opera è ispirato ad un consapevole citazionismo classicista. Il linguaggio artistico si ricollega, dunque, all’antichità classica, greca e romana. In questo contesto uno dei soggetti preferiti di De Chirico è quello del cavallo. Il soggetto del cavallo o del monumento equestre, ha origini molto antiche, risale proprio al mondo classico ed il più antico esempio è il “Cavaliere di Rampin”, capolavoro della Grecia arcaica. In particolare per De Chirico vale la suggestione di famosi destrieri ripresi dalla storia e dalla mitologia come, in questo caso, la coppia che dovrebbe essere identificata con Balio e Xanto, i cavalli di Achille.
Il citazionismo classicista è una delle componenti fondamentali dell’estetica di Giorgio De Chirico. Spesso, secondo le istanze della Metafisica, la citazione classica o archeologica viene collocata in un contesto inusuale con effetto straniante. In questo caso ci troviamo di fronte ad un disegno in cui l’autore imprime un proprio marchio di fabbrica, ovvero la presenza di un elemento arcaico, proveniente da una galleria di immagini del passato. Anche l’esecuzione, fredda e non istintiva, è confacente al razionalismo di De Chirico. Tuttavia in questa tecnica mista su lastra possiamo notare un tratto più mosso, da parte dell’autore, il quale impiega un tratteggio molto dinamico soprattutto nella resa dei corpi dei cavalli.
Giorgio De Chirico, nato a Volo in Grecia nel 1888 è scomparso a Roma nel 1978. E’ il fondatore della pittura Metafisica. De Chirico recupera immagini già esistenti, usuali, nell’immaginario collettivo. Ma provoca un effetto di straniamento tramite il processo di spostamento, ovvero l’apparizione improvvisa di un oggetto fuori dal suo contesto abituale, o la condensazione, la fusione di più oggetti in un’unica entità. La Metafisica si caratterizza anche per il carattere illusorio delle sue immagini.