Giorgio Vicari – Senza titolo
Vicari Giorgio

Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con […]
- Tecnica: Olio
- Dimensione: 40x50
- Anno: 1977
- Certificato: Firma sul retro
- Stato di conservazione: Ottimo
- Codice prodotto: LCAS004
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.
Anche nelle composizioni paesaggistiche Giorgio Vicari non mette da parte il suo gusto per il surreale. Le sue ambientazioni sono sempre quelle di paesaggi solitari provenienti da una dimensione aliena. A livello formale, in questa opera, Vicari utilizza un tratto più rapido e corsivo. Il cromatismo è intonato su blu e violetti, tipici della tavolozza di questo pittore.
Giorgio Vicari è stato un artista attivo nel mantovano negli anni Sessanta e Settanta. Tipiche della sua produzione sono le composizioni surrealiste e paesaggi solitari e metafisici.