Giovanni Bossi – Senza titolo
Bossi Giovanni
Il soggetto del paesaggio urbano è già presente in epoca Medievale e Moderna, ma prevalentemente in maniera idealizzata. Le scene di vita cittadina diventano temi tipici con un’interpretazione più verosimile a partire dal XIX secolo. Ricordiamo come subito dopo le correnti realiste dell’Ottocento anche gli impressionisti diedero molta rilevanza al quotidiano, alla vita di tutti […]
- Tecnica: Affresco
- Dimensione: 50x60
- Codice prodotto: LPAS003
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DESCRIZIONE
11Il soggetto del paesaggio urbano è già presente in epoca Medievale e Moderna, ma prevalentemente in maniera idealizzata. Le scene di vita cittadina diventano temi tipici con un’interpretazione più verosimile a partire dal XIX secolo. Ricordiamo come subito dopo le correnti realiste dell’Ottocento anche gli impressionisti diedero molta rilevanza al quotidiano, alla vita di tutti i giorni, con un certa predilezione, però, verso la frenesia della città, la folla, il traffico e ambientazioni tipicamente borghesi. La produzione pittorica dell’artista Giovanni Bossi si distingue per una forte indole sperimentale che lo porta a ricontestualizzare generi tradizionali come la pittura di paesaggio o la scena di genere. Nella sua visione brani concreti di realtà vengono trasfigurati in una dimensione onirica, tendenzialmente surreale tramite il suo linguaggio pittorico espressionista.
Lo stile dell’artista di Rosasco Giovanni Bossi riesce a coniugare, in una fusione personalissima, realismo e surrealismo. Il pittore è sempre alla ricerca, per i suoi soggetti, di brani di vita vissuta, di episodi di quotidianità. Ma il modo in cui tali soggetti vengono trattati trascende in una dimensione onirica. La tecnica di Giovanni Bossi, a questo scopo, è costituita da una stesura fortemente sintetica, che fa leva sulle potenzialità espressiva del colore. In questa opera, oltretutto, Bossi usa la tecnica ad affresco, per ottenere una resa del soggetto ancora più istintiva, immediata, collegata alla gestualità dell’artista. Così la visione del paesaggio urbano o del brano di vita quotidiana assume una consistenza immateriale, come la visione di un ricordo filtrata dalla percezione più intima del pittore. Lo spazio costruito è bidimensionale e racchiuso in un’atmosfera densa, come si addice ad un’apparizione. Tutto si perde nella dimensione decontestualizzata di una foschia che rende vaghe le cose non per una situazione meteorologica, ma perché provenienti dalla memoria dell’artista. La gamma coloristica è intonata a confermare questa interpretazione, attestandosi su cromie pastello che superano il dato naturalistico.
Giovanni Bossi è un artista originario di Mortara, che vive e lavora a Rosasco. Artista poliedrico e sempre teso verso nuove sperimentazioni tecniche, come è stato scritto dal Professor Alfredo Pasolino, realizza “ il suo sogno visionario sommandosi alla ragione del reale figurativo. Si astrae in scansioni che sconfinano nel sogno surreale, nel segno d’impressione, nel simbolo può fare ciò che vuole… è un innovativo maestro del segno con buona astrazione ed energia del colore autonomo e creativo”.