Giovanni Omiccioli – Paesaggio
Omiccioli Giovanni
- Tecnica: Olio su cartoncino telato
- Dimensione: 50x36
- Codice prodotto: MCER004
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo. In linea con i canoni estetici della Scuola Romana, di cui Omiccioli è uno dei più importanti rappresentanti, il paesaggio di questo dipinto è minimale, intimo, frutto di un esercizio di pura vibrazione pittorica.
Giovanni Omiccioli può essere considerato uno dei più importanti esponenti delle istanze pittoriche proprie della Scuola Romana, quel movimento che, tra gli anni ’30 e gli anni ’40, opponeva al rigore ed alla esaltazione plastica di Novecento un fare pittorico che guardava all’Espressionismo europeo. Caratteristica peculiare della Scuola Romana, così come di Giovanni Omiccioli, è quella di un elegante sintesi formale che viene condotta essenzialmente tramite il colore. In questo dipinto l’artista romano porta avanti questo discorso con un’accentuata astrazione dei volumi, risolvendo gli oggetti con pochi colpi di pennello. Il panorama della campagna, comunque riconoscibile, viene stravolto nelle forme dall’irruenza della sensibilità del pittore, che connota la rappresentazione di profonde vibrazioni che sono sì atmosferiche, ma anche liriche ed esistenziali. A differenza di altri pittori della Scuola Romana, tuttavia, in Omiccioli notiamo un più accentuato minimalismo. Inoltre è usuale, in questo artista, una prevalenza di tonalità fredde, rispetto a colori caldi che caratterizzano esponenti come Mafai, Scipione o Quaglia.
Giovanni Omiccioli è stato un artista romano, nato nel 1901 e scomparso nel 1975. Aderì alla Scuola Romana nel 1928, legandosi a Mafai, Raphael e Scipione. Fu attivo anche sul piano politico e realizzò la prima testata dell’Unità nel 1945. Nello stesso anno partecipò alla I Mostra dell’Arte contro le barbarie, promossa dal quotidiano comunista alla Galleria di Roma. Vincitore di un’edizione del Premio Marzotto con Il Pastore con la capretta, Omiccioli è stato presente nelle più importanti rassegne: di particolare rilievo l’invito con un’antologica all’Ermitage di Sanpietroburgo e la personale alla Galleria d’Arte La Medusa di Napoli.