Giuseppe Comparini – Senza titolo
Comparini Giuseppe
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 38x69
- Anno: XX Secolo
- Stato di conservazione: Ottimo
- Codice prodotto: ABIO001
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata, nei secoli, un’aspirazione per l’artista. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento, poi sulla resa atmosferica, nel Cinquecento, fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.
La produzione pittorica di Giuseppe Comparini risente molto dell’influsso locale che la tradizione macchiaiola ha esercitato su molta pittura di paesaggio toscana contemporanea. In questo senso egli si pone innanzitutto, a livello tematico, come il custode di un mondo agreste, di una campagna solitaria che sta scomparendo. Una dimensione del vivere semplice che Giuseppe Comparini trasferisce sulla tela semplificando la realtà con un’attitudine quasi naif. E così l’impianto compositivo, quasi bidimensionale, costruisce lo spazio per strati sovrapposti di colore per creare un’ampia porzione di paesaggio in cui la presenza umana è minima, se non del tutto assente. In questo contesto interviene la grande tradizione pittorica della macchia ad aggiungere, tramite una stesura del colore fatta di grossi tocchi densi di colore, un certo peso emotivo e, soprattutto, una grande immediatezza nel passaggio tra la percezione del paesaggio e l’esecuzione sulla tela. Le pennellate riempiono la superficie pittorica di vibrazioni luminose, di una luce che, in Giuseppe Comparini, è più fredda, meno solare che nei macchiaioli.
Giuseppe Comparini è stato un pittore fiorentino nato nel 1894 e scomparso nel 1980. Inizialmente si forma nella bottega di Gino Danti a Firenze. Dopo la Prima Guerra Mondiale lavora come operaio nelle ferrovie ma, allo stesso tempo, frequenta scuole serali di disegno. Nel 1925 apre la sua bottega che porterà avanti fino agli anni ’60. Del 1951 è la prima mostra personale presso al galleria Molteni di Milano. Nel 1957 inizia il sodalizio con la Galleria Bolzani, sempre di Milano, in cui esporrà una volta all’anno fino al 1974. Nel 1971 riceve in “Fiorino d’oro” dal comune di Firenze.