Giuseppe Guidi – Senza titolo
Guidi Giuseppe
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 120x60
- Codice prodotto: CFUG003
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DESCRIZIONE
I fiori come soggetto a sé cominciano a comparire all’interno delle “nature morte”, genere che vede la luce agli inizi del XVII secolo. In seguito l’attenzione dei pittori per il mondo floreale, soprattutto con gli impressionisti, si fa sempre maggiore, in quanto occasione straordinaria per catturare vibrazioni cromatiche e luminose. Così i fiori cominciano a comparire non solo nei vasi, ma anche immersi nel loro paesaggio naturale. Se all’inizio della sua storia era un pretesto per i pittori per cimentarsi in una riproduzione fotografica della realtà, con l’arte contemporanea il soggetto dei fiori diventa anche un modo di interpretare la realtà.
Giuseppe Guidi, autrice di questa opera, mostra di possedere una notevole tecnica che gli permette di ottenere un armonioso naturalismo nella rappresentazione del soggetto. L’artista sceglie la superficie neutra e compatta per porre in risalto i volumi e i colori dei fiori, i quali si dispongono perfettamente nello spazio decontestualizzato. I volumi, puri e oggettivi, non scalfiti da ombreggiature troppo profonde, sono ottenuti tramite una pennellata fluida, che stende i colori dalle vivaci tonalità brillanti.
L’opera è attribuita a Giuseppe Guidi (Castel Bolognese 1881 – Milano 1931). Nel 1908 si stabilisce a Milano dove frequenta i corsi serali d’arte a Brera assieme al ceramista faentino Pietro Melandri. Inizia a collaborare, come illustratore, per riviste come Per l’Arte e L’Eroica. Dal 1912 si dedica pienamente alla pittura e a studi di incisione (acquaforte). Nel 1916 e nel 1917 partecipa alla Esposizione Permanente di Brera. Dal 1918 si dedica anche all’arte degli smalti su rame di cui diverrà profondo conoscitore. Nel 1923 espone le acqueforti presso la Galleria La Vinciana di Milano e Adolfo Wildt presenta la sua personale alla Bottega dell’Arte di Livorno. Nel 1924 espone alla Galleria Pesaro 64 smalti su rame e Gabriele D’Annunzio acquista la Via Crucis che gli aveva commissionata. Nel 1925 partecipa all’Esposizione Internazionale di Arti Decorative di Parigi e ottiene la Medaglia d’Oro. Nel 1926 è presente con alcune opere alla Prima Mostra del Novecento Italiano e inizia ad insegnare incisione all’Accademia di Belle Arti di Milano. Nel 1927 partecipa alla III Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Monza e nel 1930 alla Biennale di Venezia.