Giuseppe Temperini – Marina

DESCRIZIONE

Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.

La scelta da parte di Giuseppe Temperini di marine in cui ci siano superfici acquatiche, nelle quali far riverberare vibrazioni cromatiche e luminose, o di prati fioriti in cui sviluppare esuberanti policromie è coerente con le sue scelte stilistiche anche dal punto di vista formale. Infatti il fare pittorico dell’artista Temperini è basato su un linguaggio tendenzialmente impressionista che gli permette di registrare, sulla tela, ogni singolo riverbero. Il suo tratteggio, fatto di brevi pennellate fitte, è dunque finalizzato alla rappresentazione immediata di una perfetta ed unica condizione di luce e di atmosfera. Il tutto si inserisce nel quadro di un armonico naturalismo, dove il paesaggio è assoluto protagonista del dipinto, in un tipo di composizione di alto valore lirico.

L’artista Giuseppe Temperini si distingue per una importante produzione paesaggistica. L’artista dipinge soprattutto marine e vedute di prati fioriti tramite le quali comunica un alto senso lirico della natura. Tutto ciò viene esplicato tramite un’eccellente tecnica di ispirazione impressionistica che tende ad esaltare la policromia e le vibrazioni luminose.

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