Guglielmo Ferraiola – Senza titolo

DESCRIZIONE

L’opera si rifà ad un linguaggio estetico informale. La devastazione portata dalla Seconda Guerra Mondiale lasciò un segno profondo nella civiltà occidentale che nelle arti visive si risolse anche in un’impossibilità di comunicare. Tale problematica per alcuni artisti sfociò in un rifiuto totale di qualsiasi linguaggio visivo che si tradusse nella nascita dell’Informale. Le varie correnti informali sono certo collegate all’Espressionismo Astratto americano, soprattutto per quanto riguarda la componente gestuale, ma si spingono oltre per quanto concerne il rifiuto di qualsiasi elemento figurativo, anche geometrico. La loro ricerca si spinge piuttosto verso la materia con cui compongono le loro opere.

Nelle composizioni di Guglielmo Ferraiola possiamo apprezzare un tipo di linguaggio informale in cui è la materia a dominare. Una materia provvista di una propria volontà ordinatrice alla quale è subordinato anche il gesto dell’artista. Egli infatti lascia alla materia la libertà di esprimersi sul supporto nei segni lasciati dal proprio esistere. Tale libertà viene ribadita anche dal colore la cui stesura a monocromo esalta il plasticismo della materia.

Guglielmo Ferraiola vive e lavora ad Anzio. Si è formato nel mondo della scenografia, soprattutto quando negli anni Settanta ha supportato il progetto di un teatro-tenda viaggiante. Ha partecipato a numerose mostre ottenendo vari riconoscimenti come il primo premio all’Expo Arte di Nizza nel 2003 o la Medaglia di Bronzo alla Societè Nationale Des Beaux. Le sue opere si trovano, oltre che in Italia, negli Stati Uniti, Germania, Olanda, Francia, Tunisia, Finlandia e Danimarca.

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