Hans Lietzmann – Studio di una Crocifissione

Hans Lietzmann – Studio di una Crocifissione

Lietzmann Hans

Iconografia popolarissima in tutta la storia dell’arte occidentale la Crocifissione vede le sue origini in età paleocristiana per poi svilupparsi nei secoli fino alle più recenti espressioni dell’arte contemporanea. L’iconografia tradizionale di Gesù sulla croce ha infinite varianti da quella più semplice, dove compare il solo Gesù Cristo crocifisso, oppure la versione accompagnata dai “dolenti”, […]

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DESCRIZIONE

Iconografia popolarissima in tutta la storia dell’arte occidentale la Crocifissione vede le sue origini in età paleocristiana per poi svilupparsi nei secoli fino alle più recenti espressioni dell’arte contemporanea. L’iconografia tradizionale di Gesù sulla croce ha infinite varianti da quella più semplice, dove compare il solo Gesù Cristo crocifisso, oppure la versione accompagnata dai “dolenti”, la Madonna e San Giovanni Evangelista. In epoca medievale le scene di Crocifissione cominciarono ad essere sempre più elaborate: vennero aggiunte le croci dei ladroni e, via via, sempre più personaggi fino a diventare occasione per grandi scene corali. Spesso è accompagnata anche da elementi simbolici come, per esempio, la presenza del sole e della luna o il teschio di Adamo sotto la croce di Cristo (il quale sta a significare l’azione redentrice della Passione di Cristo nei confronti del peccato originale). Nel caso dell’opera in oggetto Hans Lietzmann ha realizzato uno studio che diventa anche un’indagine sulla rappresentazione del corpo umano nudo.

L’opera è emblematica dello spirito classicista, mediato dalle istanze dell’Art Noveau, che conforma lo stile di Hans Lietzmann. Infatti la concezione del corpo umano riprende totalmente un’accezione antica, ispirata alla statuaria greca e romana e al suo recupero in epoca rinascimentale. Il corpo viene costruito secondo armonici rapporti di proporzionalità e presenta un evidente plasticismo che mette in risalto la bellezza anatomica. Dal punto di vista formale possiamo notare come il tratteggio leggero di Hans Lietzmann, nel bozzetto, dia rilievo a dei volumi netti, sfumati perfettamente nella luce, preservando la naturalezza del corpo vivo, senza irrigidirlo in un accentuato schematismo che conforma invece le opere più simboliste. L’influenza jungendistil rimane tuttavia ravvisabile proprio nel recupero di forme anatomiche idealizzate.

Hans Lietzmann, è stato un artista nato a Berlino nel 1872 formatosi nell’ambiente dell’Accademia berlinese tra il 1884 e il 1885, giunge in Italia alla fine del secolo dove rimane fortemente affascinato dal Rinascimento. Appassionato paesaggista, si trasferisce a Torbole allinizio del Novecento per fondare una scuola di nudo all’aperto. Il tema del paesaggio gardesano, interpretato attraverso cadenze jugendstil, decorative e simboliste, rimane anche nelle opere di carattere religioso che l’artista realizza a partire dagli anni Venti. L’attenzione per il paesaggio, tra il 1940 e il 1945, si arricchisce dello studio del ritratto. Molti sono infatti gli abitanti di Torbole che posano per i suoi quadri interpretando diversi caratteri. Hans Lietzmann muore nel 1955 a Riva del Garda e viene sepolto nel cimitero di Torbole.


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