Harry Jelinek – Montagne Blu
Jelinek Harry
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con […]
- Tecnica: Smalto su masonite
- Dimensione: 54x70
- Codice prodotto: prog001
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento, poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento, fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.
L’artista Harry Jelinek può essere considerato a tutti gli effetti un degno prosecutore delle avanguardie espressioniste. L’artista vuole andare oltre ciò che viene percepito dai sensi per estrapolare la vera essenza della realtà e comunicarla sulla tela in modo concitato e drammatico. Per questo la natura, che si tratti di un paesaggio o della figura umana, viene interpretata in modo estremamente sintetico, con un esercizio di riduzione quasi brutale. La superficie è completamente bidimensionale, senza concedere nulla alla profondità spaziale. Le pennellate delineano le forme in maniera molto tormentata e nervosa. Il colore è usato secondo un’interpretazione emotiva e spirituale, senza alcuna connessione con la realtà. Questo esercizio di sintesi è talmente avanzato da far rientrare, quasi, le opere di Jelinek in una estetica informale. Anzi, si potrebbe dire anche brutalista, per la veemenza del gesto pittorico con il quale l’artista realizza le sue opere.
Harry Jelineck è stato un artista di origine ceca, nato a Vlašim nel 1905 e scomparso in Italia a Guarene d’Alba nel 1986. Figlio di un notissimo medico austriaco, fu costretto dal padre a compiere gli studi classici e ad iscriversi all’Università. Nel 1919, durante un viaggio a Parigi nel 1919, conobbe George Braque, Pablo Picasso ed Amedeo Modigliani, rimanendo impressionato dalla pittura dell’italiano. Dopo aver sperimentato l’espressionismo, il cubismo ed il surrealismo, giunse alla formulazione di nuove teorie quali il Quintalismo ed il Percepibilismo e della relativa applicazione in pittura. Allestì mostre personali e partecipò a collettive e rassegne d’arte in Italia e nelle principali città europee, ottenendo prestigiosi premi e riconoscimenti, tra cui nel 1975 la medaglia d’oro della Stampa Diplomatica; il Premio Europa in Campidoglio a Roma, il Premio Internazionale Oscar Europa 1975 per l’Arte a Londra e molti altri. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.