Antonio Ialenti – Senza titolo
Ialenti Antonio
I fiori come soggetto autonomo cominciano a comparire all’interno delle “nature morte”, genere che vede la luce agli inizi del XVII secolo. In seguito l’attenzione dei pittori per il mondo floreale, soprattutto con gli impressionisti, si fa sempre maggiore, in quanto occasione straordinaria per catturare vibrazioni cromatiche e luminose. Così i fiori vengono rappresentati non […]
- Tecnica: Olio
- Dimensione: 50x70
- Codice prodotto: MORE006
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DESCRIZIONE
I fiori come soggetto autonomo cominciano a comparire all’interno delle “nature morte”, genere che vede la luce agli inizi del XVII secolo. In seguito l’attenzione dei pittori per il mondo floreale, soprattutto con gli impressionisti, si fa sempre maggiore, in quanto occasione straordinaria per catturare vibrazioni cromatiche e luminose. Così i fiori vengono rappresentati non solo nei vasi, ma anche immersi nel loro paesaggio naturale. Se all’inizio della sua storia era un pretesto per i pittori per cimentarsi in una riproduzione fotografica della realtà, con l’arte contemporanea il soggetto dei fiori diventa anche un modo di interpretare la realtà.
Anche tramite questo dipinto possiamo notare lo straordinario valore tecnico della pittura di Antonio Ialenti. In questa opera tutta la struttura è determinata da un complicatissimo tratteggio che dà forma alle cose, crea i volumi, misura lo spazio. Il risultato è una composizione che, oltre a mostrare una grande perizia dal punto di vista del disegno, individua le vibrazioni della luce sugli oggetti e la loro interazione nell’atmosfera. Tuttavia la caratteristica principale nelle opere di Antonio Ialente, sia che si tratti di pittura o di incisioni, è il ruolo di protagonista che viene assunto dal colore. Infatti la ricerca del pittore, ispirata in massima parte dalla figura dell’ortonese Michele Cascella, è stata sempre focalizzata sullo sviluppo di una policromia preziosa, brillante e piena di luce.
Antonio Ialenti è nato a Campobasso nel 1937 e scomparso a Varzi nel 2018. La sua produzione pittorica è composta in massima parte da paesaggi e composizioni floreali. Gran parte del suo lavoro è ispirato alla ricerca di Michele Cascella, nell’adozione di una stesura pittorica densa e di vivaci policromie piene di luce.