Jan Swert (attribuzione) – Ecce homo
Swert Jan (attribuzione)

- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 61x62
- Codice prodotto: MPED001
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DESCRIZIONE
Il soggetto dell’Ecce Homo è molto diffuso nell’arte religiosa occidentale a partire dal XV secolo, sviluppandosi per tutta l’Età Moderna. L’iconografia fa riferimento ad un episodio della passione di Cristo, nello specifico al momento, riportato dai vangeli, in cui Pilato presenta Gesù alla folla. La denominazione deriva proprio dalle parole riportate dal proconsole al momento della presentazione (“Ecco l’Uomo!”), come ci riferisce il Vangelo di Giovanni (19, 5). Nell’effigie dell’Ecce Homo Cristo ha degli attributi iconografici specifici: in testa la corona di spine, un bastone in mano ed è coperto da un mantello rosso. La scena, nell’interpretazione degli artisti, ha avuto diverse articolazioni. Molto diffusa è la versione con il solo Cristo, anche in uno spazio non contestualizzato. Vi sono poi versioni in cui compaiono lo stesso Pilato, o uno o più soldati che sorreggono Cristo, fino alle scene corali in cui viene rappresentata la folla degli astanti.
L’opera è molto interessante e presenta dei tratti stilistici tipici dell’area fiamminga tra XV e XVI secolo. Le due figure di Cristo e Pilato sono rappresentate in una forma allungata, arcaizzante, anche se l’artista punta ad un pieno realismo nell’esecuzione della scena. La resa naturalistica e plastica dei corpi e dei panneggi, infatti, risulta perfetta, sostenuta anche da una tecnica eccellente. La luce illumina i due soggetti dal fondo scuro decontestualizzato, facendoli emergere nella loro piena volumetria.
L’artista esecutore di questa opera attribuita a Jan Swert si colloca in un contesto fiammingo tra XV e XIV secolo. Esso presenta i tratti tipici di un realismo arcaizzante ravvisabile in pittori come Jan Van Eyck o Lucas Cranach.