Jose Ramon – Quinta feria Internacional del campo

DESCRIZIONE

Le tematiche a sfondo sociale nell’arte cominciano a prendere rilievo verso la metà del XIX secolo, in concomitanza con il diffondersi della questione sociale nelle varie società europee. L’opera di pittori come Millet o Daumier, per esempio privilegiava soggetti legati alla vita nei campi, il lavoro in fabbrica o gli scioperi. In Italia tra i primi pittori molto impegnati su temi sociali ricordiamo Pellizza da Volpedo e, in epoca contemporanea, Renato Guttuso. Anche Josè Ramon si inserisce in questa linea con un manifesto per una fiera che assume una connotazione quasi politica.

La produzione artistica di Josè Ramon cerca di coniugare la concretezza e il realismo di figure dal carattere popolaresco ad una ricostruzione meccanomorfa della realtà sensibile. Le figure vengono sintetizzate tramite un procedimento di scomposizione analitica e di ricostruzione tipico del Cubismo. L’artista vuole possedere l’intera struttura dei soggetti, considerandone tutti i possibili sviluppi nel tempo e nello spazio. Per questo le loro forme si dispiegano in uno spazio che non è più univoco, fondato su un unico centro prospettico, ma multidimensionale, strutturato da una sovrapposizione e un’incidenza di piani. La sintesi attuata mediante la scomposizione cubista astrae fortemente queste figure, cosa che, unita al loro carattere già di per sé popolare, le connota di una forza espressiva dal fascino arcaico.

Come possiamo constatare dall’analisi di questa opera, l’artista Josè Ramon mostra di avere una predisposizione per un’arte sociale che dispiega tramite uno stile sintetico ed espressionista che trova diverse affinità con il Cubismo.

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