Letteratura Italiana (89 Volumi) – Riccardo Ricciardi
Riccardi Riccardo Editore
Opera venduta
La Letteratura Italiana Ricciardi è una collana raffinata e prestigiosa, frutto dell’acquisizione da parte dell’Istituto, della casa editrice Ricciardi, autentico punto di riferimento della cultura italiana con una produzione caratterizzata da un’ampia apertura europea.. Numerosi sono gli studiosi che nel tempo hanno fornito collaborato alla casa editrice: da Benedetto Croce a Giovanni Papini, da Giuseppe […]
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DESCRIZIONE
La Letteratura Italiana Ricciardi è una collana raffinata e prestigiosa, frutto dell’acquisizione da parte dell’Istituto, della casa editrice Ricciardi, autentico punto di riferimento della cultura italiana con una produzione caratterizzata da un’ampia apertura europea..
Numerosi sono gli studiosi che nel tempo hanno fornito collaborato alla casa editrice: da Benedetto Croce a Giovanni Papini, da Giuseppe Prezzolini a Emilio Cecchi, e successivamente, Riccardo Bacchelli, Gianfranco Contini, Natalino Sapegno, Cesare Segre, Domenico De Robertis, Carlo Salinari, Piero Treves e molti altri. Attingendo dalla storica collana Ricciardi, vero modello per le successive edizioni di classici, l’Istituto Treccani presenta una qualificata scelta di testi suddivisi attualmente in 54 volumi che, raggruppati in sette moduli, rappresentano la nostra letteratura dalle origini al primo Novecento.
Dalle origini al primo Novecento
Il primo modulo, composto di dieci volumi, comprende il Duecento e il Trecento; il secondo, di otto titoli, il Cinquecento e il Seicento; il terzo, anch’esso di otto volumi, è dedicato al Settecento; il quarto, di nove volumi, all’Ottocento; il quinto modulo, infine, di nove volumi è dedicato all’Ottocento e al primo Novecento.
La letteratura dell’Italia unita
Dopo i primi cinque moduli, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, l’Istituto pubblica un sesto modulo, Scrittori dell’Italia unita, attraverso il quale guardare alla classicità italiana come all’esito di un lungo dialogo con il mondo e a una rilettura nel contesto del nuovo secolo. Vengono così rese note al grande pubblico vicende che contribuirono largamente alla formazione di un italiano nuovo: nella lingua, nella ideologia, nella cultura, nel comportamento pubblico e privato. Con le opere di Romagnosi, Cattaneo, Ferrari e gli scritti di Giuseppe Mazzini, il modulo contempla inoltre due volumi dedicati alle Opere di Carducci, e infine un volume che ripropone i libri che hanno costituito la memoria collettiva dell’Italia, dal titolo I libri che hanno fatto gli Italiani, a cura di Carlo Ossola.
Il primo Novecento e la Prima guerra mondiale
Il settimo modulo si compone di cinque volumi dedicati a Italo Svevo, Luigi Pirandello, Ippolito Nievo e agli scrittori della Grande Guerra.
Treccani prosegue, rinnovandolo, il piano editoriale dell’editore Ricciardi con titoli che questi non aveva mai dato prima alle stampe, e che sono pubblicati per la prima volta dall’Istituto della Enciclopedia Italiana.
“I cinque volumi proposti sono capolavori della narrativa italiana, ma anche i testimoni della crisi della società che, con molti ideali e contraddizioni, era nata dal Risorgimento… Nuova del tutto è la raccolta di scrittori che narrano della Grande Guerra, in un affresco corale di grande respiro e dagli accenti inediti. Questa nuova serie della storica collana Ricciardi de La Letteratura italiana. Storia e testi offre un coerente percorso nella storia della coscienza italiana dell’Italia unita: grandi classici e testimonianze inedite compongono un quadro vivo del passaggio dal XIX al XX secolo”
(Carlo Ossola, direttore de La Letteratura Italiana Ricciardi)
Il volume propone testi tra loro contemporanei, scelti tra quelli che con maggiore incisività e importanza documentaria, letteraria, morale, possono restituire il senso di un evento storico: il primo Novecento e la Grande Guerra vi risultano vissuti, raccontati, argomentati, in diretta, sul campo.
“L’ambizione dei curatori è quella di mettere innanzi al lettore, un secolo dopo, il quadro al vivo della Grande Guerra, così come si configurò nei protagonisti e testimoni diretti, alle soglie della inevitabile costruzione postuma dell’evento […] Come è agevole intendere, non sono rappresentati nel volume autori significativi come Gadda o Ungaretti, sia per ragioni peculiari connesse al taglio, sincronico e prettamente cronachistico-narrativo, del volume, sia perché appunto si tratta di classici del Novecento ai quali sono dovute edizioni monografiche. Né, tanto meno, potevano essere incluse pagine rilevantissime come le Pagine sulla guerra di Benedetto Croce, che naturalmente rientrano nel progetto della Edizione nazionale. Semmai, i testi raccolti nel volume si dipanano idealmente intorno ad un silenzio e ad un vuoto: quello che Adolfo Omodeo, nel gran libro del 1935 Momenti della vita di guerra, definì il retaggio dei morti. Il libro raccoglie infatti libri di vivi, di scrittori che fecero della esperienza della guerra un tema letterario, di giornalisti che impersonarono un momento rivelatore della funzione storica del clerc, di intellettuali che intesero partecipare alla guerra nell’unico modo per essi possibile, attraverso il discorso morale (Boine). Questo è un libro di letteratura, con tutti i rischi che la scelta comporta.” (Emma Giammattei)