Lido Bettarini – Campagna Vinciana
Bettarini Lido
- Tecnica: Olio su compensato
- Dimensione: 50x70
- Anno: 1964
- Codice prodotto: cseg005
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.
Lido Bettarini ha sviluppato, durante la sua carriera pittorica, un modo tutto suo di interpretare la pittura di paesaggio. Partendo dalla tradizione pittorica toscana, rappresentata da Ottone Rosai, ha poi effettuato una svolta in direzione surrealista che lo ha condotto ad una definizione più onirica della realtà. Sul piano formale la sua stesura è estremamente delicata, fatta di velature leggere che si sovrappongono. Famose sono le sue vedute cittadine, dove gli agglomerati urbani si dispongono, piano su piano, come fragili castelli di carte. Ma anche nel paesaggio di campagna, come in questa opera, il preziosimo di Lido Bettarini trova conferma nell’utilizzo del colore che, dispiegandosi in ampie e compatte zone cromatiche, ingloba la realtà quasi cristallizzandola. La campagna viene divisa in maniera quasi geometrica in campiture, le cui tonalità hanno valenze più spirituali ed emotive che naturalistiche. Il tutto, poi, viene realizzato con la stesura densa, sulfurea, tipica di Lido Bettarini, che conferma questa sua visione magica della realtà.
Lido Bettarini è nato a Sesto Fiorentino nel 1927. Fin da ragazzo è stato fortemente attratto dal disegno e dalla pittura. Appartenente ad una famiglia di ceramisti, giovanissimo fu avviato al mestiere del padre, operaio alla Richard Ginori ed introdotto nell’ambiente del rinomato artigianato toscano. Si distinse subito nella creazione di modelli, ma la sua fervida fantasia lo spinse presto alla ricerca di orizzonti più vasti e liberi. Iniziò così a frequentare lo studio di Gino Pozzi, che lo incoraggiò facendolo iscrivere all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove frequentò per tre anni la Scuola di Nudo e si diplomò. Ha studiato la pittura dei grandi maestri nei musei fiorentini, ma si è appassionato anche all’arte moderna. Ha frequentato gli studi di vari artisti, tra cui quelli di Ottone Rosai e di Settala. Ha sempre viaggiato e soggiornato in Italia e all’estero alla ricerca di immagini e suggestioni nuove. Ha vissuto per molto tempo a Cannes dove scompare nel 2019.