Mario Colucci – Senza titolo
Colucci Mario
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una costante aspirazione per i pittori. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, […]
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 112x60
- Codice prodotto: MMUC001
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una costante aspirazione per i pittori. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica, nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo. In particolare quello della “marina” è un tema molto ricorrente tra gli artisti. Innanzitutto per il lirismo implicito nelle vedute che si affacciano sul mare o su romantiche immagini di porticcioli. In secondo luogo perché la rappresentazione di superfici acquatiche permette ai pittori di dare libero sfogo all’estro cromatico, grazie a raffinati giochi di riflessi e riverberi.
Lo stile di Mario Colucci si muove nel solco della tradizione di un paesaggismo napoletano romantico e poetico. La struttura compositiva dell’opera è basata su un disegno preciso che insegue un’oggettiva resa naturalistica della veduta. La composizione si apre sempre su un’ampia porzione di paesaggio, seguendo una linea diagonale. Gli oggetti in lontananza sfumano secondo una perfetta prospettiva aerea. In poche parole vi è un rapporto di armonia, fra tutte le parti dell’opera, che ascrive il linguaggio pittorico di Mario Colucci ad un spirito squisitamente classicista. La purezza della forma, tuttavia, viene stemperata dal sentimento lirico di questo artista che si esprime, a livello formale, in accentuati effetti di pittoricismo e atmosferismo. Lo possiamo constatare anche dall’intonazione della gamma cromatica che diffonde una calda luce solare unificante e dai riflessi dorati su tutta la scena.
Mario Colucci è nato a Napoli nel 1915 ed è scomparso nel 1993. Si è formato presso l’Accademia di Belle Arti della sua città ed è stato insegnante presso il Liceo Artistico. Ha partecipato a diverse mostre, sia collettive che personali. Ricordiamo, in particolare, la partecipazione alla Quadriennale di Roma nel 1949.