Marcolino Gandini – Senza titolo

Marcolino Gandini – Senza titolo

Gandini Marcolino

La devastazione portata dalla Seconda Guerra Mondiale lasciò un segno profondo nella civiltà occidentale che nelle arti visive si risolse anche in un’impossibilità di comunicare. Tale problematica per alcuni artisti sfociò in un rifiuto totale di qualsiasi linguaggio visivo che si tradusse nella nascita dell’Informale. Le varie correnti informali sono certo collegate all’Espressionismo Astratto americano, […]

  • Tecnica: Mista
  • Dimensione: 100x70

  • Codice prodotto: PDID001

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DESCRIZIONE

La devastazione portata dalla Seconda Guerra Mondiale lasciò un segno profondo nella civiltà occidentale che nelle arti visive si risolse anche in un’impossibilità di comunicare. Tale problematica per alcuni artisti sfociò in un rifiuto totale di qualsiasi linguaggio visivo che si tradusse nella nascita dell’Informale. Le varie correnti informali sono certo collegate all’Espressionismo Astratto americano, soprattutto per quanto riguarda la componente gestuale, ma si spingono oltre per quanto riguarda il rifiuto di qualsiasi elemento figurativo, anche geometrico. La loro ricerca si spinge piuttosto verso la materia con cui compongono le loro opere.

Nella sua versatile ricerca e multiforme produzione artistica Marcolino Gandini ha toccato diversi linguaggi espressivi nell’ambito dell’astratto e dell’informale. Nel caso di questo dipinto l’artista arriva ad un vertice di sperimentazione, abbandonando decisamente ogni contatto con la realtà sensibile, realizzando un’opera concreta di astrazione pura. L’opera viene risolta interamente nella gestualità dell’artista. Infatti la sua superficie è completamente monocroma, impostata su un tono grigio neutro. La materia pittorica, però, è densa e corposa e ciò permetta all’artista di modellare la superficie del dipinto manipolandola e plasmandola. In questo modo si viene a creare un sistema segnico ermetico ma potentemente espressivo nella sua incomunicabilità. Tanto più che l’aura di mistero viene alimentata dalla presenza, accennata, della geometria del cerchio e della linea, che quasi vanno a tracciare un percorso, un tentativo di razionalizzare ed orientarsi in quella selva di segni.

Marcolino Gandini è un artista nato a Torino nel 1937. Da giovanissimo ha frequentato lo studio di Felice Casorati e partecipato alle mostre dell’ambiente torinese esordendo con una personale a Palazzo Chiablese nel 1958. Nel1962esponeallaGalleriaNumerodiRomaelepersonali proseguono per tutti gli anni Settanta e Ottanta. Del 1991 è l’esaustiva antologica tenutasi presso il complesso monumentale di San Michele a Ripa. Del 1995 è la personale alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino. Marcolino Gandini opera prevalentemente tra Torino, Roma e Venezia. A Roma ha partecipato al clima degli anni Sessanta, esponendo con Pascali, Ceroli e Kounellis.


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