Manlio Sarra – Astratto
Sarra Manlio
L’opera è una composizione di genere astratto. Astrarre deriva dal termine latino “Abstrahere” che vuol dire estrarre, tirare fuori. Il procedimento di astrazione, infatti, consiste nell’eliminare gli aspetti particolari e individuali di un oggetto per ricavarne un concetto universale. Da Kandinskij a Mondrian, da Pollock a Mirò molti pittori hanno spinto al massimo il processo […]
- Tecnica: Acrilico su tela
- Dimensione: 40x50
- Codice prodotto: VGEN010
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DESCRIZIONE
L’opera è una composizione di genere astratto. Astrarre deriva dal termine latino “Abstrahere” che vuol dire estrarre, tirare fuori. Il procedimento di astrazione, infatti, consiste nell’eliminare gli aspetti particolari e individuali di un oggetto per ricavarne un concetto universale. Da Kandinskij a Mondrian, da Pollock a Mirò molti pittori hanno spinto al massimo il processo di astrazione nelle loro opere creando, paradossalmente, forme pure e colori puri che non esistono in natura o traducendo in immagini le loro emozioni e la loro istintualità.
Il linguaggio pittorico di Manlio Sarra ha lo scopo di trasfigurare la realtà fenomenica in un sistema di linee, forme e colori puri. Le forme, in particolare, dettano il ritmo compositivo dell’opera, con il loro sovrapporsi e muoversi nello spazio. In questo modo lasciano una traccia, un residuo legame con il mondo sensibile e, allo stesso tempo, dividono la superficie del quadro in zone. Tali zone vengono coperte dal colore compatto e dalle tinte accese e contrastanti. Lo stile di Manlio Sarra mostra un solido legame col la giocosità dei quadrati magici di Paul Klee e, allo stesso tempo, la razionalità del neocostruttivismo di Mondrian.
Manlio Sarra (Monte San Giovanni Campano, 1909 – Roma, 1986) è stato un pittore italiano. Verso la fine degli anni venti si trasferisce a Roma, prende la maturità al Liceo Artistico, vince una borsa di studio per i corsi dell’Accademia di Belle Arti dove si diploma sotto la guida del Maestro Umberto Coromaldi, esponente di spicco dei “XXV della campagna romana“. Ha partecipato ad esposizioni a livello internazionale fra le quali la XXVIII Biennale di Venezia ed a tutte le Quadriennali Romane allestite dal 1947 al 1965. Diverse le personali ordinate dopo il 1945, oltre che nelle maggiori città italiane, Roma, Torino, Milano, anche negli Stati Uniti, in Svizzera, Francia, Inghilterra e Giappone. Numerosi sono i ritratti di personaggi famosi della politica, della cultura, del cinema e del teatro realizzati a cavallo degli anni cinquanta-sessanta.