Manuel Campus – Senza titolo

Manuel Campus – Senza titolo

Campus Manuel

  • Tecnica: Olio su cartoncino
  • Dimensione: 65x47

  • Certificato:
  • Codice prodotto: MPED001

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DESCRIZIONE

Le rappresentazioni di animali nell’arte hanno origini antichissime, tanto da comparire anche sulle pitture rupestri di epoca primitiva. Per questioni di culto vari tipi di animali compaiono nelle testimonianze di diverse civiltà di epoca antica. E’ soprattutto nel medioevo, nell’ambito del Gotico Internazionale, che le raffigurazioni di animali si diffondono come veri e propri ritratti dal vero, sia all’interno di opere o nei quaderni di disegni e bozzetti. La presenza degli animali come soggetti nell’arte rimarrà costante fino all’epoca contemporanea.

L’opera fa parte di una serie molto interessante, nella quale Manuel Campus presenta un linguaggio sperimentale, decisamente espressionista. L’arte espressionista vuole gridare al mondo i propri stati d’animo e ostentarli con passione. Sul piano formale ciò si traduce in una resa sommaria delle figure, attraverso un tratto molto nervoso e movimentato, nonché nell’uso di una gamma cromatica violenta. Tali caratteristiche si trovano nelle avanguardie storiche dell’espressionismo: il Fauvismo e il movimento Die Brucke in Germania. E così, rifacendosi a tali correnti anche Manuela Campus, in questa opera, parte da una sintesi formale brutale che riduce il soggetto ai minimi termini di elementari gesti pittorici. Le opere di questa serie si caratterizzano per come la struttura del soggetto venga determinata da un largo tratto nero, dal movimento spezzato e nervoso. La linea nera genera delle campiture disconnesse, nelle quali il colore viene steso in una distribuzione gestuale. Le tonalità cromatiche sono aggressive e violente, come nella migliore tradizione della fascia fauve-espressionista, e non rispettano la verità naturale ma hanno una valenza spirituale ed emotiva.

Manuel Campus è un artista di origine sarda, nato a Domus De Maria nel 1928, ma vive a Bazzano Inferiore, vicino Spoleto. Si è affermato fin da giovane nell’arte, anche nel campo della ceramica. Ha, infatti, diretto la Scuola di ceramica di Piediluco e l’Istituto d’arte di Rieti. Molte sue opere sono state acquisite da importanti musei nazionali ed esteri, oltre che da istituti bancari e religiosi, ospedali, comuni, prefetture e collezioni private. Dal 1951 al 2004 ha tenuto numerose mostre personali in Italia e all’estero. Molti sono stati i premi, le cittadinanze onorarie e i riconoscimenti ricevuti. Tra gli altri nel 1991 in occasione della XXIII edizione del Premio internazionale “San Valentino d’oro”, il Comitato per la premiazione di un messaggio d’amore lo ha nominato socio onorario dell’Accademia valentiniana.


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