Marcello Dudovich – Gallo
Dudovich Marcello
- Tecnica: Disegno
- Dimensione: 23x33
- Codice prodotto: FCOZ005
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DESCRIZIONE
Le rappresentazioni di animali nell’arte hanno origini antichissime, tanto da comparire anche sulle pitture rupestri di epoca primitiva. Per questioni di culto vari tipi di animali compaiono nelle testimonianze di diverse civiltà di epoca antica. E’ soprattutto nel medioevo, nell’ambito del Gotico Internazionale, che le raffigurazione di animali si diffondono come veri e propri ritratti dal vero, sia all’interno di opere o nei quaderni di disegni e bozzetti. La presenza degli animali come soggetti nell’arte rimarrà costante fino all’epoca contemporanea. In particolare il soggetto del gallo ha avuto grande fortuna tra gli artisti contemporanei. Ricordiamo, ad esempio, le tante varianti presenti nell’opera di Antonio Ligabue, Luciano Minguzzi o Bruno Cassinari.
L’opera fa parte di una serie di eccellenti prove d’artista in cui l’artista e illustratore Marcello Dudovich mette in risalto la propria abilità nella tecnica del disegno. L’opera ha un carattere bozzettistico, è evidente che si tratta di uno schizzo veloce. Tuttavia la sua immediatezza ne esalta il valore di testimonianza di un Dudovich diverso da quello della produzione ufficiale. La notevole fattura di questo disegno sta proprio nella velocità del tratto che con poche linee riesce a delineare non solo la forma di un animale e la sua volumetria, ma anche uno scorcio paesaggistico dotato di una concreta profondità spaziale.
Cartellonista, illustratore, decoratore e pittore Marcello Dudovich nasce nel 1878 a Trieste e si trasferisce attorno al 1898 a Milano dove viene assunto alle Officine Ricordi come litografo. Nel 1899 il litografo Edmondo Chappuis lo invita a Bologna dove inizia a produrre cartelloni pubblicitari e, in seguito, copertine, illustrazioni e schizzi per varie riviste – tra cui “Italia Ride” (1900) – ed è tra i fondatori di “Fantasio” (1902), svelando un altro aspetto della sua poliedrica personalità artistica. Nel 1900 è premiato all’Esposizione Universale di Parigi con la medaglia d’oro e negli anni successivi collabora alle illustrazioni degli albi strenna di “Novissima” e le copertine a colori de “La Lettura” e “Rapiditas”. Tra il 1917 e il 1919 lavora a Torino per varie aziende (Fiat, Alfa Romeo, Pirelli, Carpano e Assicurazioni Generali) producendo anche molti cartelloni per il cinema. Tra il 1920 e il 1929 realizza i manifesti per “La Rinascente” di Milano. Nel 1920 e 1922 partecipa anche alla Biennale di Venezia. Marcello Dudovich è scomparso Milano nel 1962.