Marco Monaldi – Calle 7
Monaldi Marco
- Tecnica: Olio su tavola
- Dimensione: 80 x 80
- Anno: 2007
- Certificato: Certificazione Artsinergy
- Stato di conservazione: Ottimo
- Codice prodotto: MCAV003
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DESCRIZIONE
I fiori come soggetto a sè cominciano a comparire all’interno delle “nature morte”, genere che vede la luce agli inizi del XVII secolo. In seguito l’attenzione dei pittori per il mondo floreale, soprattutto con gli impressionisti, si fa sempre maggiore, in quanto occasione straordinaria per catturare vibrazioni cromatiche e luminose. Così i fiori cominciano a comparire non solo nei vasi, ma anche immersi nel loro paesaggio naturale. Se all’inizio della sua storia era un pretesto per i pittori per cimentarsi in una riproduzione fotografica della realtà, con l’arte contemporanea il soggetto dei fiori diventa anche un modo di interpretare la realtà.
La modalità in cui il soggetto è stato rappresentato si rifà alle correnti iperrealiste. L’Iperrealismo mira ad una rappresentazione della realtà totalmente oggettiva: la volontà dell’artista è quella di riprodurre ciò che ha davanti agli occhi senza alcuna interpretazione. In questo dipinto Carlo Monaldi rispetta in pieno un’estetica Iperrealista. La quale può essere individuata, innanzitutto, nella precisione con cui ogni particolare viene riportato fedelmente sulla superficie pittorica con una fredda oggettività. Il taglio della scena, inoltre, è fotografico, rispecchia le moderne tecniche di riproduzione dell’immagine. Ma soprattutto l’esecuzione è impostata su un linguaggio iperrealistico. Non c’è nessun pittoricismo, nessun rilevamento atmosferico a indicare la fusione tra il soggetto e lo spazio. Tutto è illuminato da una luce uniforme che unifica l’opera in una volontà di esecuzione impostata ad una pura oggettività.
Marco Monaldi si è formato a Firenze presso l’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Viviana Cosci. Importante per la sua formazione è stato il contatto con l’ambiente classico della città rinascimentale. Dal 2005 è importante il sodalizio con Mario Vespasiani insieme al quale intraprende un percorso di ricerca in giro per il mondo. Nel 2014 si trasferisce in Brasile. Nel 2016 torna in Italia e riprende la sua produzione pittorica.