Mario Carraro – Bambina

Mario Carraro – Bambina

Carraro Mario

Il ritratto è una delle più diffuse espressioni artistiche nell’ambito soprattutto della pittura, ma anche della scultura, in tutte le epoche. Il ritratto è, in primo luogo, una descrizione del soggetto rappresentato, un tentativo di riportare in modo veritiero e naturale la sua fisionomia e le sue caratteristiche individuali. Con l’evolversi progressivo della ricerca artistica […]

  • Tecnica: Olio
  • Dimensione: 60 x 45
  • Anno: 1931

  • Certificato: L'opera compare nel catalogo "M. Carraro", stampato dalla Tipografia Bertoncello di Cittadella nel 1972.
  • Stato di conservazione: Ottimo
  • Codice prodotto: MNIC004

Visualizzazioni 1060

DESCRIZIONE

Il ritratto è una delle più diffuse espressioni artistiche nell’ambito soprattutto della pittura, ma anche della scultura, in tutte le epoche. Il ritratto è, in primo luogo, una descrizione del soggetto rappresentato, un tentativo di riportare in modo veritiero e naturale la sua fisionomia e le sue caratteristiche individuali. Con l’evolversi progressivo della ricerca artistica alla descrizione fisionomica del soggetto si è affiancata anche quella psicologica. Pertanto il ritratto, nei secoli, è diventato anche un mezzo d’indagine introspettiva sul soggetto, sul suo carattere e il suo stato d’animo. Sono intervenuti, a favore di questo tipo d’indagine, i processi di astrazione portati dall’arte contemporanea.

In questo dipinto possiamo vedere la straordinaria qualità pittorica che Mario Carraro riusciva a raggiungere nel genere del ritratto. Con un tocco estremamente delicato l’artista riproduce la fisionomia del soggetto in una raffigurazione leggera, ma dalla notevole concentrazione psicologica. Soprattutto la qualità formale della stesura pittorica colpisce lo sguardo dello spettatore: usando le qualità espressive del colore Carraro riesce ad ottenere vibrazioni atmosferiche, luminose ed allo stesso tempo esistenziali. Il retro dell’opera è dipinto con una scena di lavoro, anch’essa di qualità impeccabile. In questo caso Carraro si affida ad un registro realista, ma sempre con il suo tocco leggero e delicato. Così anche in un’intensa atmosfera di toni blu la rappresentazione è connotato di un soffuso lirismo.

Maria Carraro è nato a Mestre nel 1896 ed è scomparso a Venezia nel 1978. Si è formato presso l’Accademia Albertina di Torino e presso l’Istituto Superiore d’Arte di Venezia. Tra le molte mostre collettive ricordiamo: Bevilacqua La Masa, Milano, Padova, Burano, Roma, Londra, Chelsea, Bruges, Gand.


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