Mario Maria Bianchi – Senza titolo
Bianchi Mario Maria

L’opera è una composizione di genere astratto. Astrarre deriva dal termine latino “Abstrahere” che vuol dire estrarre, tirare fuori. Il procedimento di astrazione, infatti, consiste nell’eliminare gli aspetti particolari e individuali di un oggetto per ricavarne un concetto universale. Da Kandinskij a Mondrian, da Pollock a Mirò molti pittori hanno spinto al massimo il processo […]
- Tecnica: Tempera su carta
- Dimensione: 30x40
- Anno: 1984
- Codice prodotto: MMBI001
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DESCRIZIONE
L’opera è una composizione di genere astratto. Astrarre deriva dal termine latino “Abstrahere” che vuol dire estrarre, tirare fuori. Il procedimento di astrazione, infatti, consiste nell’eliminare gli aspetti particolari e individuali di un oggetto per ricavarne un concetto universale. Da Kandinskij a Mondrian, da Pollock a Mirò molti pittori hanno spinto al massimo il processo di astrazione nelle loro opere creando, paradossalmente, forme pure e colori puri che non esistono in natura o traducendo in immagini le loro emozioni e la loro istintualità.
Fondamentalmente questa composizione si richiama ad una ricerca di colori puri, come possiamo osservare, infatti, la struttura è costituita da grosse pennellate cromatiche. Tuttavia l’artista va oltre un semplice esercizio di astrazione poiché la sua ricerca vira anche verso l’informale. Proprio tra i segmenti formati dalle zone di colore imperversa un’entità quasi biomorfica caratterizzata da una superficie pesantemente materica. Le pennellate si incastrano tra di loro, creando uno spazio surreale vicino all’astrattismo di Mirò.
Mario Maria Bianchi è sicuramente un artista influenzato dalle Avanguardie Storiche, dai movimenti astrattisti. Anche se non rinuncia del tutto all’intervento dell’elemento figurativo nella sua composizione, tuttavia la sua estetica si basa un processo di sintesi dei dati sensibili portato all’estremo che trasforma la realtà in una composizione astratta di segni e colori.