Mario Radice – Senza titolo
Radice Mario

- Tecnica: Litografia
- Dimensione: 26x32
- Anno: 1973
- Certificato: In allegato certificazione casa editrice la Nuova Foglio.
- Stato di conservazione: Ottimo
- Tiratura: 1/100
- Codice prodotto: MDELI012
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DESCRIZIONE
L’opera è una composizione di genere astratto. Astrarre deriva dal termine latino “Abstrahere” che vuol dire estrarre, tirare fuori. Il procedimento di astrazione, infatti, consiste nell’eliminare gli aspetti particolari e individuali di un oggetto per ricavarne un concetto universale. Da Kandiskij a Mondrian, da Pollock a Mirò molti pittori hanno spinto al massimo il processo di astrazione nelle loro opere creando, paradossalmente, forme pure e colori puri che non esistono in natura o traducendo in immagini le loro emozioni e la loro istintualità.
L’astrattismo di Mario Radice si esplica sempre in caratteri ricorrenti e peculiari, propri del suo stile artistico. Anche egli, seguendo la tradizione dei pionieri, Kandiskij e Mondrian, mostra di avere uno spiccato spirito razionalista, per il quale le forme pure ed i colori puri sono la sua base di partenza. Da qui si sviluppano le composizioni, che Radice tende a complicare tramite sovrapposizioni, incastri, prospettive molteplici e accavallamenti di piani. In questo tipo di ricerca l’artista comasco mostra una certa affinità con il Costruttivismo Russo.
Mario Radice è nato a Como nel 1898 ed è scomparso a Milano nel 1987. Insieme a Manlio Rho, Aldo Galli, Carla Badiali e Carla Prina, fece parte del gruppo degli astrattisti comaschi, dei quali fu senza dubbio la personalità di maggior spicco. Come si può comprendere dalla sua opera il suo linguaggio ebbe un marcato spirito razionalista, nato anche dalla sua passione per l’architettura. Fu anche un assiduo frequentatore di personalità di rilievo dell’architettura razionalista come Terragni, Lingeri, Sartoris e Cattaneo.