Mario Santini – Senza titolo
Santini Mario
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata, nei secoli, un’aspirazione per l’artista. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite […]
- Tecnica: olio su tela
- Dimensione: 120x60
- Certificato: verifica in corso
- Codice prodotto: RZEN001
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata, nei secoli, un’aspirazione per l’artista. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento, poi sulla resa atmosferica, nel Cinquecento, fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.
Santini è molto attento ad una resa naturalistica del paesaggio e possiede una tecnica sicura che lo rende in grado di riportare fedelmente sulla tavola ciò che ha di fronte. Si nota una perfetta resa atmosferica, sia della qualità dell’aria che dell’umidità proveniente dall’acqua. Gli oggetti rappresentati si fondono delicatamente con lo spazio circostante, grazie ad una tecnica sfumata molto raffinata. La luce crepuscolare invade tutta la scena e l’artista è anche capace, con una pennellata più veloce, di riportare tutte le vibrazioni luminose delle foglie o della superficie dello specchio d’acqua. L’opera è molto equilibrata anche dal punto di vista compositivo.
Mario Santini è stato un paesaggista romano (1927 – 2015). Egli mostra un’elevata tecnica di formazione accademica. Si tratta di un’artista che resta fedele ad una concezione dell’arte legata all’imitazione della natura e concede poco alla soggettività. Il suo stile, dunque, è molto realistico, mostrando però qualche tratto di idealizzazione.