Michele Gregorio – Il Cavallo
Gregorio Michele

- Tecnica: mista su carta
- Dimensione: 32x47
- Certificato: non presente
- Codice prodotto: GDAL001
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DESCRIZIONE
Le rappresentazioni di animali nell’arte hanno origini antichissime, tanto da comparire anche sulle pitture rupestri di epoca primitiva. Per questioni di culto vari tipi di animali compaiono nelle testimonianze di diverse civiltà di epoca antica. E’ soprattutto nel medioevo, nell’ambito del Gotico Internazionale, che le raffigurazione di animali si diffondono come veri e propri ritratti dal vero, sia all’interno di opere o nei quaderni di disegni e bozzetti. La presenza degli animali come soggetti nell’arte rimarrà costante fino all’epoca contemporanea. In questa opera Michele Gregorio focalizza la sua ricerca sulla figura del cavallo. Animale nobile, simbolo di bellezza ed armonia il cavallo e stato più volte un soggetto protagonista nella storia dell’arte. A partire dal Trecento la sua presenza e sempre stata d’obbligo nelle scene di battaglia o nei monumenti equestri e, per i pittori, è sempre stata una sfida quella di rappresentarlo con precisione anatomica e resa naturalistica.
L’opera è esemplificativa della produzione di Michele Gregorio, un pittore che tende sempre ad assumere un’estetica surrealista in una varietà di linguaggi pittorici determinata dal suo spirito eclettico. In questo cavallo, ad esempio, Michele Gregorio riduce ai minimi termini i mezzi espressivi. L’artista si affida, esclusivamente, ad una linea che, con pochi tratti rapidi ed efficaci, costruisce il soggetto. Nonostante questa riduzione del linguaggio, tuttavia, Michele Gregorio rimane fedele alla sua ricerca. I pochi segni tracciati sul foglio hanno lo scopo di enfatizzare i volumi, alla ricerca di quel gigantismo e di quel gonfiore delle forme che sta alla base dell’estetica del pittore barese. Qui, inoltre, è interessante notare coma la figura venga ulteriormente deformata per dare un senso di dinamismo e velocità. In questo dipinto su carta tutto però avviene in uno spazio bidimensionale, connotato da una concezione evidentemente espressionista e astratta nell’uso del colore.
Michele Gregorio è nato a Bari nel 1939, città in cui vive e lavora. Ha realizzato diverse opere pubbliche e private, soprattutto per la sua città. Tra le tante il bassorilievo di venti metri per la stazione Bari-Nord in Piazza Aldo Moro a Bari, del 1965; le porte dipinte per la cappella S. Maria dell’omonima clinica barese, del 1968; suoi bassorilievi del 1971 si trovano nella sede dell’Istituto Case Popolari di Bari; le sfere astrali del Politecnico di Bari sono del 1974; due bassorilievi sono stati realizzati per l’istituto Agronomico Mediterraneo di Bari nel 2000; nel 2005 ha dipinto per i Giovani Industriali della Provincia di Bari un olio su tela rappresentante San Nicola, ora in Vaticano, donato al Santo Padre Benedetto XVI in occasione della visita alla città di Bari.