Michele Spatuzzi – Donna che legge

Michele Spatuzzi – Donna che legge

Spatuzzi Michele

Da sempre la figura umana è stata al centro della ricerca artistica. Fin dall’età classica la resa naturalistica dell’anatomia umana è stata uno degli obiettivi principali di pittori e scultori di tutti tempi. La rappresentazione della figura femminile è un’espressione di questa aspirazione, trasversale a tutte le epoche e a tutte le correnti stilistiche. Infatti, […]

  • Tecnica: Olio su tela
  • Dimensione: 30x40

  • Codice prodotto: PSTE001

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DESCRIZIONE

Da sempre la figura umana è stata al centro della ricerca artistica. Fin dall’età classica la resa naturalistica dell’anatomia umana è stata uno degli obiettivi principali di pittori e scultori di tutti tempi. La rappresentazione della figura femminile è un’espressione di questa aspirazione, trasversale a tutte le epoche e a tutte le correnti stilistiche. Infatti, oltre alle interpretazioni naturalistiche, proprie del Rinascimento e dei vari classicismi, che mirano ad una rappresentazione veritiera e dettagliata del corpo umano, la figura femminile è stata protagonista anche all’interno delle nuove concezioni estetiche portate dalle avanguardie storiche, come nel cubismo, nell’espressionismo e nel surrealismo.

Il linguaggio pittorico di Michele Spatuzzi si fonda su un’interpretazione molto corsiva della realtà fenomenica. La rappresentazione è affidata esclusivamente al colore con un tratto vivo e guizzante che delinea i soggetti caricandoli di vibrazioni che sono sì luminose ma, allo stesso tempo, esistenziali. Con questa sua tecnica Spatuzzi riesce a creare una pittura molto aerea e leggera, in cui il soggetto quasi si dissolve nella luce e nell’atmosfera, lasciando spazio alla gestualità concitata del pittore, attraverso la quale Spatuzzi trasfigura la sua percezione più intima delle realtà. Molto caratteristico è il tratto nero e calligrafico che si muove per arabeschi sulla superficie dell’opera. Nonché la tavolozza che propende per delle tonalità di grigi. Sono tutte queste caratteristiche che indicano, da parte di Michele Spatuzzi, una certa ispirazione a De Pisis.

Michele Spatuzzi è nato ad Avellino nel 1922 ed è scomparso a Napoli nel 2009. Ha avuto una certa fama durante gli anni ’70. Nel 1972 ha esposto presso i Campi Elisi a Parigi. Ha vinto il primo premio alla Biennale d’Arte di La Spezia e all’Accademia Italia.


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