Michele Toscano – Senza titolo

DESCRIZIONE

Il genere della “Natura Morta” vede la luce agli inizi del XVII secolo. Consiste nella rappresentazione di composizioni di soggetti inanimati, nella maggior parte dei casi fiori o frutta. Se all’inizio della sua storia era un’occasione per i pittori per cimentarsi in una riproduzione naturalistica o fotografica della realtà, con l’arte contemporanea la “Natura Morta” diventa anche un modo di interpretare la realtà. Infatti, come accadrà per esempio nell’avanguardia cubista o in Giorgio Morandi, la ricerca profonda sugli oggetti verrà finalizzata ad una rappresentazione concettuale, portata oltre il semplice dato sensibile.

Michele Toscano è un artista che generalmente segue una linea molto classica e tradizionale. In questa natura morta invece possiamo notare un altro lato della sua personalità. Infatti l’artista in questa opera insegue un realismo tangibile e concreto tramite le qualità espressive del colore. La composizione è focalizzata interamente sugli oggetti i quali vengono costruiti interamente tramite la materia pittorica, densa e corposa. Al largo tratto nero, che delinea sommariamente le forme, fanno seguito le pennellate cariche di vibrazioni luminose ed atmosferiche. C’è un’attenzione particolare, diremmo quasi cezanniana, per la struttura e la forma degli oggetti. La ricerca sulla percezione reale del soggetto viene perseguita anche tramite la scelta di una gamma di colori bruni.

L’artista Michele Toscano è nato ad Alessandria d’Egitto nel 1932. La sua produzione pittorica si distingue per una concezione molto classica e tradizionale che si esplica soprattutto nella realizzazione di paesaggi. La sua ottima tecnica, di sicura formazione accademica, fa affidamento soprattutto sulle qualità espressive del colore.

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