Nardoni Sergio – Sognano sempre di quando volavamo
Nardoni Sergio
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 100x100
- Certificato: si
- Codice prodotto: ABIT001
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DESCRIZIONE
Fin dal XIX secolo, da quando la pittura ha cominciato ad occuparsi dei vari aspetti della vita borghese, il mondo circense è stato un tema trattato da vari autori. Con lo svilupparsi delle correnti simboliste ed espressioniste tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX il personaggio del saltimbanco, dell’artista circense o della maschera hanno iniziato ad avere grande fortuna, in quanto funzionali nell’elaborazione di iconografie complesse, dai significati reconditi e misteriosi. Possiamo citare come esempio le figure di artisti e di arlecchini immortalate da Picasso nei suoi periodi “blu” e “rosa”. Durante gli anni ’70 e ’80 del Novecento è diventato un vero e proprio genere praticato da molti pittori, che hanno incentrato il loro interesse soprattutto verso la figura del clown. Sergio Nardoni riprende questo filone recuperando la magia sottesa ed allusiva insita in queste enigmatiche figure.
La modalità in cui Sergio Nardoni realizza i suoi dipinti trae ispirazione dalle correnti iperrealiste. L’Iperrealismo mira ad una rappresentazione della realtà totalmente oggettiva: la volontà dell’artista è quella di riprodurre ciò che ha davanti agli occhi senza alcuna interpretazione. In questo senso l’estetica iperrealista costituisce anche un paradosso, spesso ricercato coscientemente dagli artisti. Infatti, anche grazie all’uso di tecniche molto aggressive e all’uso di gamme cromatiche brillanti, si raggiunge una resa del dato naturalistico talmente pura da sembrare illusoria, volutamente finta. L’iperrealismo di Sergio Nardoni si rivolge spesso alle stanze. Interni di abitazioni, camere che l’artista imprime sulla tela con la sua lucidità oggettiva. La presenza della vita è ridotta al minimo, delegata alla sola esistenza di oggetti usati chissà da chi. Si percepisce, in questi interni, dunque un senso di immobilità, di sospensione irreale. Tanto che, unitamente al fatto che formalmente Nardoni pratica un realismo volutamente illusorio, si può parlare di un linguaggio estetico metafisico. Questo tipo di istanze vengono ribadite da Sergio Nardoni anche quando protagonisti delle sue opere sono personaggi dai raffinati richiami simbolici come, anche nel caso di questa opera, saltimbanchi, maschere o personaggi del circo.
Sergio Nardoni è nato a Firenze nel 1947, città in cui vive e lavora. Dipinge fin dalla tenera età e si forma presso l’Accademia di Firenze. Allievo di Loffredo e Manfredi si rivolge, inizialmente, alla pittura concettuale. Tuttavia, dopo aver conosciuto Bueno ed Arrigoni, il suo linguaggio subisce una svolta nel senso di un recupero dei valori plastici e formali che lo porteranno ad assumere uno stile definitivamente iperrealista.