Nino Traverso – Jangadeiro

Nino Traverso – Jangadeiro

Traverso Nino

Opera venduta

Le tematiche a sfondo sociale nell’arte cominciano a prendere rilievo verso la metà del XIX secolo, in concomitanza con il diffondersi della questione sociale nelle varie società europee. L’opera di pittori come Millet o Daumier, per esempio privilegiava soggetti legati alla vita nei campi, il lavoro in fabbrica o gli scioperi. In Italia tra i […]

  • Tecnica: Mista su tela
  • Dimensione: 50x70
  • Anno: 1971

  • Codice prodotto: mcos010

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DESCRIZIONE

Le tematiche a sfondo sociale nell’arte cominciano a prendere rilievo verso la metà del XIX secolo, in concomitanza con il diffondersi della questione sociale nelle varie società europee. L’opera di pittori come Millet o Daumier, per esempio privilegiava soggetti legati alla vita nei campi, il lavoro in fabbrica o gli scioperi. In Italia tra i primi pittori molto impegnati su temi sociali ricordiamo Pellizza da Volpedo e, in epoca contemporanea, Renato Guttuso. Anche Nino Traverso si inserisce in questa linea: i suoi soggetti preferiti sono proprio pescatori o contadini, provenienti dalle zone esotiche del mondo che egli ha visitato nei suoi numerosi viaggi. Essi sono rappresentati tramite il suo linguaggio artistico, originale e personale, nel quale alla contemporaneità si unisce una descrizione autentica e sincera di una realtà sociale ed etnica.

La produzione pittorica di Nino Traverso si innesta perfettamente in un filone pittorico che unisce tematiche realiste ad un linguaggio tendenzialmente simbolista. Infatti se il soggetto è rivolto al mondo del lavoro, delle classi popolari e del folclore, lo stile prevede un’interpretazione sintetica della realtà. In uno spazio decontestualizzato tutto viene semplificato per trasfigurare la realtà in senso espressivo e simbolico. Si esce dal particolare per giungere ad una rappresentazione iconica che ha i caratteri dell’universalità. Il processo di astrazione, dunque, viene condotto dal pittore per ricavare l’essenziale dai dati sensibili. Il soggetto viene così risolto in una costruzione geometrica di volumi squadrati, quasi metafisica. In questo modo Traverso crea un’immagine carica di valori primari, immutabili, grazie all’essenzialità espressiva e alla forza cromatica. La luce invade tutta la scena cristallizzandola, ulteriormente, in una dimensione senza tempo e ponendo in risalto i colori solari, ispirati dall’esotismo del soggetto.

Domenico Traverso, detto Nino, è nato a Genova nel 1922. Discendente da una famiglia di pittori, da Niccolò Traverso (attivo nel Settecento), agli zii Mattia e Antonino, ha cominciato a dipingere a vent’anni da autodidatta. E’ vissuto a lungo all’estero, in particolare in Etiopia, Somalia, Mozambico, Angola, e Congo e anche a Milano, dove ha esposto più volte alla Galleria Elba, al circolo del Dialogo e alla Bottega del Pittore. A Genova, città in cui ha vissuto, ha esposto alla Galleria San Matteo. Ha conseguito numerosi premi, tra i quali vanno citati: Premio Raffaello Sanzio,1964, 1965; Premio Dante, 1966; Premio il Quadrato, 1970. Ha dipinto quadri di soggetto simbolico e allegorico, spesso influenzato dalle atmosfere della pittura metafisica e da una spiccata inclinazione al surreale E’ morto a Genova nel 1980.


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