Novella Parigini – Senza titolo
Parigini Novella
Le rappresentazioni di animali nell’arte hanno origini antichissime, tanto da comparire anche sulle pitture rupestri di epoca primitiva. Per questioni di culto vari tipi di animali compaiono nelle testimonianze di diverse civiltà di epoca antica. E’ soprattutto nel medioevo, nell’ambito del Gotico Internazionale, che le raffigurazioni di animali si diffondono come veri e propri ritratti […]
- Tecnica: Gessetto su cartoncino
- Dimensione: 80x68
- Codice prodotto: GSPO001
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DESCRIZIONE
Le rappresentazioni di animali nell’arte hanno origini antichissime, tanto da comparire anche sulle pitture rupestri di epoca primitiva. Per questioni di culto vari tipi di animali compaiono nelle testimonianze di diverse civiltà di epoca antica. E’ soprattutto nel medioevo, nell’ambito del Gotico Internazionale, che le raffigurazioni di animali si diffondono come veri e propri ritratti dal vero, sia all’interno di opere o nei quaderni di disegni e bozzetti. La presenza degli animali come soggetti nell’arte rimarrà costante fino all’epoca contemporanea Nella produzione pittorica di Novella Parigini i soggetti più ricorrenti oltre ai gatti, sono i fiori e le figure femminili.
Sia per la scelta del soggetto che per la modalità di esecuzione, possiamo dire che l’opera ci mostra una certa attitudine naif da parte dell’autrice. Risulta evidente la volontà di Novella Parigini di ricercare un infantilismo nella rappresentazione allo scopo di connotare l’opera d’arte di valori primordiali di purezza e ed innocenza. Il tutto si esplicita in una tecnica sciolta che risolve i soggetti con pochi tratti, veloci ma incisivi, di gesso o di pastello. L’uso di questa particolare tecnica fornisce alle figure una consistenza immateriale, quasi come fossero delle apparizioni vaporose ed effimere. Contribuisce al raggiungimento di tale effetto anche l’uso dello sfondo nero, sul quale le sfumature cromatiche dei pastelli prendono maggior risalto, accentuando, di conseguenza, la fusione tra il soggetto e lo spazio in cui interagisce.
La figura di Novella Parigini (1921-1993) si discosta nettamente da quella convenzionale dell’artista naif, il quale è solitamente una persona non protagonista della vita sociale, se non addirittura emarginata. La vita della Parigini, invece, si contraddistingue proprio per la mondanità delle sue esperienze sia romane che parigine. E va interpretata in questo senso, allora, la ricerca di valori formali puri e semplici nel suo percorso artistico. Innanzitutto entra in gioco l’edonismo, tipico dell’aristocrazia senese dalla quale la Parigini discendeva, per cui la pittura diventa un gioco essa stessa, un esercizio ludico da praticare con un infantilismo ricercato e fascinoso. Ma l’arte, per la Parigini, è anche lo specchio della sua vita libera, fuori da ogni schema: da qui la volontà di perseguire canoni estetici puri che rompano qualsiasi legame con il passato.