ODALISCA – SALVATORE FIUME
FIUME SALVATORE
(Comiso, 23 ottobre 1915 – Milano, 13 giugno 1997).Pittore, scultore, architetto, scrittore e scenografo italiano. La sua prima esposizione ufficiale, che comprendeva le opere Isole di statue e Città di statue e che gli permise di suscitare molto interesse presso la critica e di prendere contatti con istituzioni artistiche e culturali a livello mondiale, si tenne […]
- Tecnica: SERIGRAFIA
- Dimensione: 57X78
- Anno: SECOLO SCORSO
- Certificato: NO
- Stato di conservazione: PERFETTO
- Tiratura: PDA
- Codice prodotto: PATPA001
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DESCRIZIONE
In quest’opera siamo di fronte ad una figura femminile stante. La donna è svestita, porta solamente intimo, calze rosse e un velo. In secondo piano si avvicina un uomo che si appresta a coprire le spalle con un prezioso tessuto ricamato. La donna, quasi con sguardo sfidante e curioso, guarda l’osservatore. L’analisi del soggetto femminile è una costante nella raffigurazione pittorica di Fiume e la troviamo dall’esordio fino alla fine dei suoi giorni. Grande amante dei viaggi si fa ispirare anche dagli impatti e dalle sensazioni che questi gli provocano, aggiornando così anche l’immagine femminile che ci presenta, spesso in chiave folkloristica ed esotica. Al ritorno dai suoi viaggi in ogni parte del mondo, riporta le impressioni che gli suscitavano le figure femminili che aveva incontrato, traendone ispirazione per opere sempre diverse. Fiume è attento ad enfatizzare il fascino, la bellezza e la sensualità della donna, creando un essere di grande fascino, quasi mitizzato. Anche in quest’opera Fiume fa trapelare il suo fascino per l’esotico, culture lontane, sembra di vedere delle stoffe preziose che indichino culture altre.
Fiume grazie al suo linguaggio pittorico esplora la verità umana più intima dell’universo femminile che anche per lui, come per ogni uomo, rimaneva sostanzialmente misterioso. E proprio per questo lo esplora per tutta la vita, senza mai stancarsi. Anche qui troviamo dei colori forti, d’impatto, senza però eccedere nell’utilizzo di cromie diverse. Decide invece di svolgere la narrazione con tinte terrose e calde, sul rosso, arancione e giallo affiancati dallo sfondo nero che fa stagliare la figura dal contesto. Possiamo considerare la pittura espressionista nei mezzi, nei campi di colore puro semplificati, la bidimensionalità, con un tratto, volutamente grossolano, sbozza le figure relegando ad uno stato grezzo che è sinonimo di sintesi e, dunque, di espressività. Infine possiamo far notare come anche qui si nota un legame con il pittore francese Toulouse – Lautrec, personaggio illustre che sarà sempre un punto di riferimento per l’arte di Fiume e al quale ha dedicato svariate opere.
Salvatore Fiume nasce nel 1915 a Comiso. Il suo approccio al mondo dell’arte si esprime in vari approcci, difatti opera non solamente come pittore, ma anche come scultore, architetto e scenografo. Sin da giovane età si cimenta anche nelle arti grafiche, grazie ad una borsa di studio che gli permette di frequentare il Regio istituto per l’Illustrazione del Libro di Urbino. Finiti gli studi si trasferisce a Milano, fertile ambiente culturale dove ha la possibilità di stringere amicizie con artisti e letterati. Seguono vari piccoli spostamenti sempre nella zona Lombarda, diventa art director per la rivista culturale della Olivetti, ma poi decide di dedicarsi integralmente alla pittura, cosa che porta nel 1949 alla sua prima mostra ufficiale. Momento di svolta per il suo operato viene considerato il viaggio in Etiopia, compiuto nel 1973, dove viene esposto a una cultura distante ed affascinante. Le opere del maestro ad oggi le possiamo trovare in alcuni dei musei più rinomati al mondo, come i Musei Vaticani, l’Hermitage, il MoMA e molti altri ancora. Scompare nel 1997 a Milano.