Orfeo Tamburi – Volto di Donna
Tamburi Orfeo

- Tecnica: Serigrafia
- Dimensione: 60x80
- Certificato: Golden Art
- Tiratura: 7/120
- Codice prodotto: MCIU003
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DESCRIZIONE
Da sempre la figura umana è stata al centro della ricerca artistica. Fin dall’età classica la resa naturalistica dell’anatomia umana è stata uno degli obiettivi principali di pittori e scultori di tutti tempi. La rappresentazione della figura femminile è un’espressione di questa aspirazione, trasversale a tutte le epoche e a tutte le correnti stilistiche. Infatti, oltre alle interpretazioni naturalistiche, proprie del Rinascimento e dei vari classicismi, che mirano ad una rappresentazione veritiera e dettagliata del corpo umano, la figura femminile è stata protagonista anche all’interno delle nuove concezioni estetiche portate dalle avanguardie storiche, come nel cubismo, nell’espressionismo e nel surrealismo.
In questa serigrafia Orfeo Tamburi abbandona momentaneamente il suo soggetto preferito, cioè quello del paesaggio urbano, per dedicarsi ad un altro tema che gli è caro, quello della figura femminile. Il linguaggio però rimane quello peculiare dell’artista jesino, riconoscibilissimo nel tratto, allo stesso tempo grossolano e raffinato, nella ricerca di un originale registro espressionista. Uno spesso tratto nero dà forma alla massa dei capelli e delinea i caratteri essenziali, di grande forza espressiva, del volto. Il resto del corpo viene descritto con velature di colore che danno vita a opache zone d’ombra. In questo tipo di rappresentazione Tamburi perde quello schematismo geometrico che caratterizza le sue famose vedute urbane, per cedere il passo ad un’esecuzione più gestuale ed istintiva. Ad accentuare l’essenzialità dell’insieme interviene il cromatismo appena accennato in cui predomina il vuoto del bianco in contrasto con la massa nera dei capelli.
Orfeo Tamburi è stato un pittore, nato a Jesi nel 1910 e scomparso a Parigi nel 1994. La sua formazione è avvenuta nella capitale francese ed ha partecipato alla Biennale di Venezia ed alla Quadriennale di Roma. Protagonista assoluto della sua produzione è il paesaggio urbano che interpreta con una pennellata materica, la quale dà consistenza agli oggetti, rendendo le sue composizione un gioco di incastri tra piani e volumi in prospettiva.