Piera Goldstein Bolocan – Vaso fiorito
Bolocan Goldstein Piera
- Dimensione: 50x35
- Codice prodotto: DPRE002
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DESCRIZIONE
I fiori come soggetto autonomo cominciano a comparire all’interno delle “nature morte”, genere che vede la luce agli inizi del XVII secolo. In seguito l’attenzione dei pittori per il mondo floreale, soprattutto con gli impressionisti, si fa sempre maggiore, in quanto occasione straordinaria per catturare vibrazioni cromatiche e luminose. Così i fiori vengono rappresentati non solo nei vasi, ma anche immersi nel loro paesaggio naturale. Se all’inizio della sua storia era un pretesto per i pittori per cimentarsi in una riproduzione fotografica della realtà, con l’arte contemporanea il soggetto dei fiori diventa anche un modo di interpretare la realtà.
Anche nei dipinti a soggetto natura morta o vasi di fiori Piera Goldstein Bolocan mantiene la propria peculiare poetica realista dove tutto, però, viene trasfigurato da uno sguardo filtrato dalla memoria. Così, anche in questa opera il vaso di fiori viene rappresentato in tutta la sua concretezza nella volontà di riportare con precisione ogni singolo fiorellino, ogni ramoscello, in uno sfoggio di tecnica disegnativa davvero non indifferente. Ma l’idea compositiva generale dell’opera ci parla di uno spazio decontestualizzato, senza riferimenti con una realtà oggettiva. L’ambiente creato, nel quale l’oggetto si palesa come un’apparizione, si esplica come una vibrazione pittorica, fremente e dinamica, con la quale lo stesso vaso interagisce.
Piera Goldstein Bolocan pittrice milanese. Ha frequentato l’Accademia di Brera sotto la guida di Domenico Cantatore e ha esposto in numerose personali. Tra le sue più importanti esposizioni: I luoghi della memoria, alla Villa Litta di Lainate, (1993), Trezzo; I percorsi della memoria, al Castello Visconteo di Trezzo d’Adda (1994); Vaprio , I segni della memoria, alla Biblioteca Comunale di Vaprio d’Adda (1997); Tra cielo e terra, le Abbazie del milanese, al Centro Culturale “Cascina Grande” di Rozzano (1998); Incontro con l’Abbazia di Morimondo, al Palazzo Comunale di Morimondo (2001); I colori della memoria, allo Spazio Guicciardini della Provincia di Milano (2001- 2002); Milano e le sue pianure, all’Arengario di Milano (2003); Incontrare Milano, al Circolo Filologico Milanese (2009).