Paolo Franchi – Il lago dopo la pioggia

Paolo Franchi – Il lago dopo la pioggia

Franchi Paolo

  • Tecnica: Tempera
  • Dimensione: 30x30

  • Codice prodotto: MMAR003

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DESCRIZIONE

Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo. L’interpretazione che Paolo Franchi dà del tema del paesaggio in questa opera è frutto della decisa ispirazione espressionista del suo fare pittorico. Il paesaggio di Franchi è dunque sintetico e astratto, un luogo dove a prevalere non sono i dati naturalistici sensibili, ma quelli emotivi e spirituali dell’interiorità.

L’opera è un chiaro esempio di paesaggio espressionista. La realtà viene interpretata in modo estremamente sintetico, con un esercizio di riduzione notevole del dato sensibile. La rappresentazione viene risolta, infatti, interamente sul piano del colore, la cui stesura ha un’evidente ruolo strutturale nel disporsi su diversi piani e ricostruire uno spazio complesso. La realtà sensibile rimane, ma come una traccia diafana e quasi sfuggevole, un’immagine sfocata della memoria. Contribuisce a creare questo effetto una tecnica fatta di velature leggerissime e trasparenti. Dal punto di vista compositivo il dipinto viene risolto in una sovrapposizione di strati cromatici orizzontali dove al biancore della parte inferiore si sovrappongono la stratificazione verde di rocce e lo schermo plumbeo del cielo.

Paolo Franchi nacque a Venegono nel 1894 e scomparve a Varese nel 1950. Si formò a Milano presso l’Accademia di Brera. Sempre a Milano, nella Galleria d’Arte Moderna, si conservano suoi lavori, tra i quali “Motivo folcloristico” che vinse il Premio Sallustio Fornara. Tra le mostre ricordiamo le partecipazioni alla Mostra per la Società delle Belle Arti e all’Esposizione Permanente di Milano.


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