Remo Brindisi – Pastorale – Giovani Innamorati
Brindisi Remo

- Tecnica: Bassor in argento
- Dimensione: 18x24
- Tiratura: 397/1500
- Codice prodotto: SPOL001
Visualizzazioni 404
DESCRIZIONE
Da sempre la figura umana è stata al centro della ricerca artistica. Fin dall’eta classica la resa naturalistica dell’anatomia umana è stata uno degli obiettivi principali di pittori e scultori di tutti tempi. La rappresentazione della figura femminile è un’espressione di questa aspirazione, trasversale a tutte le epoche e a tutte le correnti stilistiche. Infatti, oltre alle interpretazioni naturalistiche, proprie del Rinascimento e dei vari classicismi, che mirano ad una rappresentazione veritiera e dettagliata del corpo umano, il nudo è stato protagonista anche all’interno delle nuove concezioni estetiche portate dalle avanguardie storiche, come nel cubismo, nell’espressionismo e nel surrealismo. In questa scultura di Remo Brindisi, una scena di ispirazione pastorale diventa un’opera esemplare sulla ricerca dell’artista sulla figura umana.
Questo bassorilievo risulta molto interessante per apprezzare lo studio dell’artista Remo Brindisi nei confronti della figura umana. La base della rappresentazione è la realtà di una raffigurazione concreta e tangibile, immediatamente rapportabile con il soggetto. Ma l’artista, allo stesso tempo, sente il bisogno di andare oltre la mera realtà fenomenica e integrarla con la propria soggettività. Per questo le figure subiscono delle deformazioni antinaturalistiche che però hanno un ruolo fondamentale in chiave espressiva. In questo caso il dinamismo viene raggiunto tramite una forma allungata che supera qualsiasi legge naturale e va interpretata totalmente in una chiave estetica, mentre il movimento compiuto dalla composizione segue una linea diagonale. La forma viene abbozzata in modo sommario e sintetico, in una superficie molto levigata che, dando un carattere iconico all’opera, ne esalta la tensione del movimento.
Remo Brindisi è nato a Roma nel 1918 ed è scomparso a Lido di Spina nel 1996. La sua prima mostra personale è stata allestita a Firenze nel 1940. Da quel momento ha sempre riscosso grande notorieta. Famosi i suoi cicli pittorici le “Venezie”, gli “Oppositori”, i “Pastorelli, le “Maternita” . Ha dipinto anche un ciclo sulla storia del Fascismo. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre in Italia e all’estero (Parigi, Nizza, Milano, Venezia, Roma al Cairo, a San Paolo del Brasile). Tra gli anni ’40 e ’50 ha partecipato a diverse edizioni della Quadriennale di Roma e della Biennale di Venezia.