Remo Brindisi – Senza titolo
Brindisi Remo
- Tecnica: Serigrafia su tela
- Dimensione: 50 x 70
- Codice prodotto: MMAS006
Visualizzazioni 536
DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo. L’opera fa parte di una copiosa serie in cui Remo Brindisi si è concentrato su vedute della città di Venezia.
La produzione dell’artista Remo Brindisi si fonda essenzialmente su una linea espressionista di sintesi ed astrazione dei soggetti, anche quando questi si rifanno ad un’iconografia tradizionale come quella del paesaggio. L’espressionismo di Remo Brindisi si esplica in una sintesi del soggetto condotta tramite linee curve, dall’andamento nervoso e dal tratto grossolano. Cosa che lo avvicina al Fauvismo. In particolare nella serie di paesaggi veneziani possiamo vedere come l’artista sottoponga la realtà fenomenica a quella sintesi estrema, tra brutalismo ed infantilismo, condotta da segno e colore, che ricorda molto la maniera di Matisse. Anche dal punto di vista della tavolozza, la gamma cromatica di questi paesaggi può essere definita davvero Fauve. In questo caso l’aggressività del blu in pieno contrasto con il giallo/nero/bianco crea un effetto espressionistico estremamente accentuato.
Remo Brindisi è nato a Roma nel 1918 ed è scomparso a Lido di Spina nel 1996. La sua prima mostra personale è stata allestita a Firenze nel 1940. Da quel momento ha sempre riscosso grande notorietà. Famosi i suoi cicli pittorici le “Venezie”, gli “Oppositori”, i “Pastorelli, le “Maternità” . Ha dipinto anche un ciclo sulla storia del Fascismo. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre in Italia e all’estero (Parigi, Nizza, Milano, Venezia, Roma al Cairo, a San Paolo del Brasile). Tra gli anni ’40 e ’50 ha partecipato a diverse edizioni della Quadriennale di Roma e della Biennale di Venezia.