Renato Borsato – Senza titolo
Borsato Renato
Il soggetto nell’opera di Renato Borsato ha una duplice connotazione, paesaggistica e ritrattistica. Questi due generi vengono messi in relazione nel momento in cui la figura sembra essere intenta a farsi ritrarre come se fosse davanti ad un obbiettivo fotografico. Di questo se ne riconosce l’inquadratura e il volto della donna che guarda verso un punto fisso, ovvero la posizione dello spettatore. Ma Renato Borsato si rende conto che anziché riprodurre della realtà come essa, connotazione primaria della fotografia, il pittore crea un procedimento inverso in cui la pittura padroneggia la vista e ne restituisce la sua caratteristica principale, ovvero […]
- Tecnica: Olio su cartone telato
- Dimensione: 25x35
- Codice prodotto: IMIO002
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DESCRIZIONE
Il soggetto nell’opera di Renato Borsato ha una duplice connotazione, paesaggistica e ritrattistica. Questi due generi vengono messi in relazione nel momento in cui la figura sembra essere intenta a farsi ritrarre come se fosse davanti ad un obbiettivo fotografico. Di questo se ne riconosce l’inquadratura e il volto della donna che guarda verso un punto fisso, ovvero la posizione dello spettatore. Ma Renato Borsato si rende conto che anziché riprodurre della realtà come essa, connotazione primaria della fotografia, il pittore crea un procedimento inverso in cui la pittura padroneggia la vista e ne restituisce la sua caratteristica principale, ovvero quella di registrare la realtà emotiva del pittore e della figura abbracciata dalla laguna veneziana.
L’opera presenta una marcata vocazione espressionista, tendendo a far esaltare la parte emotiva piuttosto che una pittura naturalistica più aderente al dato reale. Questo porta l’artista Renato Borsato a concentrale la sua attenzione, non tanto sul lato disegnativo, in cui anche le linee prospettiche hanno una sommaria ressa, ma sull’uso del colore. In questo caso il blu che avvolge la figura ritratta, insieme al vestiario che la stessa indossa, diventando una sola ed unica campitura di colore, descrivendo l’oggetto e plasmando la forma. Le connotazioni emozionali superano il dato sensibile per acquisire una valenza quasi spirituale. La composizione qui presente non solo esprime queste caratteristiche, ma allo stesso tempo, vuole dare alla pittura con questo inquadramento a mo’ di cartolina anche una valenza fotografica, come se la donna ritratta stesse posando per una fotografia.
Renato Borsato è nato a Venezia nel 1927 ed è scomparso nel luglio del 2013. Dal 1950 partecipa a esposizioni provinciali, regionali, nazionali e internazionali. Accettato dalla giuria, entra per la prima volta alla XXVII Biennale Internazionale d’arte di Venezia nel 1954 con un gruppo di cinque opere. Nel 1955 ottiene una borsa di studio dal Governo francese ritornando così dopo cinque anni a Parigi e avendo l’occasione di visitare anche la Bretagna, la Normandia e Rouen. In autunno dipinge a Travesio nel Friuli, ed è invitato alla VII Quadriennale Romana. L’anno seguente, nel 1956, espone alla XXVIII Biennale Internazionale d’Arte di Venezia con tre dipinti. Nello stesso anno a Parigi, invitato dalla Direzione della Galerie Marcel Bernheim per una personale, viene intervistato dalla Radiotelevisione Francese. Dal 1979 al 1986 è Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa. Negli anni dall’81 all’83 espone alla Galleria ‘Il Traghetto’ di Venezia ed alla ‘Galleria Rovani’ di Genova. Nel 1986 il Circolo Culturale di Monopoli ospita una sua personale. Fra i principali premi ricevuti ricordiamo: 1° Premio alla 2ª Mostra della Riviera del Brenta (1952); due primi premi e due secondi alla quarantesima, 41a, 42a, 43a, Collettiva Bevilacqua La Masa; il Premio Tursi alla XXVIIa Biennale Internazionale d’Arte di Venezia nel 1954; 1° Premio San Fedele (1955); 2° Premio Michetti (1956); un premio alla Giovane Pittura Internazionale a Mosca (1957); Premio Rotary Club di Venezia alla XXIX. Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (1958); Premio Soppelsa alla XXXI Biennale Internazionale d’Arte di Venezia; il Premio Rotary Club di Venezia alla 50ª Mostra Opera Bevilacqua La Masa (1962); 1° Premio al «Premio Caorle» (1963); Premio Speciale istituito alla Siiedison di Marghera al VI Premio di Pittura Mestre nel 1963; un Premio acquisito a Milano al Premio d’Arte “Maternità” (1966); 1° Premio ex aequo al “Premio Nazionale Pordenone” (1966).