Roberto La Carrubba – Paesaggio

Roberto La Carrubba – Paesaggio

La Carrubba Roberto

  • Tecnica: Olio su tela
  • Dimensione: 50x70

  • Certificato: si
  • Codice prodotto: PIEG001

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DESCRIZIONE

Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.

Per Roberto La Carruba rappresentare il paesaggio significa raggiungere, tramite il mezzo pittorico, una delicata fusione tra resa naturalistica e poesia. Infatti le sue vedute, in cui usa un linguaggio schiettamente figurativo, restano ancorate ai dati sensibili. Tuttavia la realtà sembra essere trasfigurata in una sua interpretazione lirica che quasi la trasferisce in una dimensione onirica. Tutto ciò viene tradotto, dal punto di vista formale, in un fare pittorico molto delicato dove la rappresentazione della realtà avviene in modo rarefatto. Ciò vuol dire che la registrazione dei dettagli e dei particolari realistici si perde a favore di un linguaggio tendenzialmente più espressionistico e simbolico. È complice, in questo percorso, il raffinato tocco pittorico di La Carrubba, il quale sintetizza gli oggetti con grande delicatezza. E così anche la gamma coloristica si distingue per una delicatissima tendenza antinaturalistica per cui l’immersione in cromie neutre traduce proprio la sensibilità poetica dell’artista e la sua interpretazione quasi onirica del paesaggio.

Roberto La Carrubba nato a Francavillamare (CH) il 20-9-1915 risiede a Roma. (Deceduto 2001). In India per cause belliche, dal 1942 al 1946 partecipa a mostre collettive internazionali a Nuova Dely e Bangalore, ed esegue molti ritratti e lavori importanti. Tornato in Italia partecipa attivamente alla vita artistica nazionale ed internazionale ed è presente: alla VI, VII, VIII, Quadriennale di Roma al Salone degli Indipendenti di Parigi (1955), al premio Marzotto (1953) a diversi premi Michetti; premi Avezzano, Biennali di Alatri, Rassegna del- le Arti del Mezzogiorno, le Biennali di Roma e Lazio, premio Sulmona, l’Aquila, Biennale di Latina, ecc. Ha tenuto 62 mostre personali in Italia -Francia -USA – Messico -Venezuela.


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