Salvador Dalì – Elefante
Dalì Salvador

- Tecnica: Bassorilievo dorato su ceramica lucia
- Dimensione: 60x40
- Certificato: Sì
- Tiratura: 92/95
- Codice prodotto: agra002
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DESCRIZIONE
L’estetica surrealista nasce intorno agli anni ’20 del XX secolo riguardando tutti i campi della ricerca artistica. Per quanto riguarda un discorso legato più propriamente alle arti visive, il surrealismo si pone come volontà di indagare il subconscio umano e riversarlo sull’opera d’arte attraverso un procedimento di scrittura meccanica basato sull’analisi dei sogni. Di conseguenza le opere d’arte surrealiste propongono la rappresentazione di una dimensione onirica, completamente dissociata dalla realtà. Tuttavia, spesso, tale rappresentazione si appoggia ad una resa formale di carattere iperrealista, proprio per accentuare, paradossalmente, il carattere illusorio e ambiguo della dimensione surreale.
Il bassorilievo è molto affine alla produzione su cavalletto di Dalì. Infatti l’esaltazione dei valori plastici del soggetto, e la resa volumetrica gonfiata in uno spazio angusto corrispondono all’esasperato plasticismo iperrealista dei dipinti. Tipica è, inoltre, l’ambientazione in una landa desolata, che si distende a perdita d’occhio. Il soggetto ripreso come modello è emblematico di Salvador Dalì e molto significativo del suo procedimento di scrittura automatica che lo porta ad inserire temi topici del suo fare artistico. In questo caso protagonista è una delle creature mostruose che torna anche in altre opere famose come “Le tentazioni di Sant’Antonio”: l’elefante deforme il cui corpo pesante viene sostenuto da zampe esili e lunghissime.
Salvador Dalì, (Figueres 1904-1989). Maggior rappresentante del Surrealismo storico, oltre che pittore fu fotografo, scrittore e cineasta (famosa è la sua collaborazione con Luis Buñuel). Le sue opere si basano su i criteri dell’associazionismo psicanalitico, secondo la lezione di Andrè Breton. Il suo stile è caratterizzato da un Iperrealismo gonfio, duro, in cui i soggetti presentano una cura del dettaglio maniacale. Le sue composizioni sono un mix di libere associazioni, organismi biomorfici e citazioni culturali.