Salvador Dalì – Idra a tre teste
Dalì Salvador
L’estetica surrealista nasce intorno agli anni ’20 del XX secolo riguardando tutti i campi della ricerca artistica. Per quanto riguarda un discorso legato più propriamente alle arti visive, il surrealismo si pone come volontà di indagare il subconscio umano e riversarlo sull’opera d’arte attraverso un procedimento di scrittura meccanica basato sull’analisi dei sogni. Di conseguenza […]
- Tecnica: Litografia su quattro fogli congiunti
- Dimensione: 130x150
- Codice prodotto: ATAC005
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DESCRIZIONE
L’estetica surrealista nasce intorno agli anni ’20 del XX secolo riguardando tutti i campi della ricerca artistica. Per quanto riguarda un discorso legato più propriamente alle arti visive, il surrealismo si pone come volontà di indagare il subconscio umano e riversarlo sull’opera d’arte attraverso un procedimento di scrittura meccanica basato sull’analisi dei sogni. Di conseguenza le opere d’arte surrealiste propongono la rappresentazione di una dimensione onirica, completamente dissociata dalla realtà. Tuttavia, spesso, tale rappresentazione si appoggia ad una resa formale di carattere iperrealistico, proprio per accentuare, paradossalmente il carattere illusorio e ambiguo della dimensione surreale.
L’opera è estremamente esemplare delle tematiche e del linguaggio artistico di Salvador Dalì. L’interpretazione del mostro mitologico dell’idra a tre teste viene esplicata da Dalì tramite la tecnica dell’accumulazione. Infatti la creatura, risultato della commistione di diversi elementi incompatibili fra di loro, proviene direttamente dal subconscio. Molto particolare, in questa opera, è la tecnica utilizzata da Dalì, il quale rinuncia al suo iperrealismo per acquisire uno stile grafico e sintetico, basato su una linea marcata e sinuosa ed una policromia vivace.
Salvador Dalì, (Figueres 1904-1989). Maggior rappresentante del Surrealismo storico, oltre che pittore fu fotografo, scrittore e cineasta (famosa è la sua collaborazione con Luis Buñuel). Le sue opere si basano su i criteri dell’associazionismo psicanlitico, secondo la lezione di Andrè Breton. Il suo stile è caratterizzato da un Iperrealismo gonfio, duro, in cui i soggetti presentano una cura del dettaglio maniacale. Le sue composizioni sono un mix di libere associazioni, organismi biomorfici e citazioni culturali.