Salvador Dalì – Incantatore di serpenti
Dalì Salvador

- Tecnica: Multiplo su lastra d'oro
- Dimensione: 16x21
- Tiratura: 343/499
- Codice prodotto: ABUC001
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DESCRIZIONE
L’estetica surrealista nasce intorno agli anni ’20 del XX secolo riguardando tutti i campi della ricerca artistica. Per quanto concerne un discorso legato piu propriamente alle arti visive, il surrealismo si pone come volontà di indagare il subconscio umano e riversarlo sull’opera d’arte attraverso un procedimento di scrittura meccanica basato sull’analisi dei sogni. Di conseguenza le opere d’arte surrealiste propongono la rappresentazione di una dimensione onirica, completamente dissociata dalla realtà. Tuttavia, spesso, tale rappresentazione si appoggia ad una resa formale di carattere iperrealista, proprio per accentuare, paradossalmente, il carattere illusorio e ambiguo della dimensione surreale.
L’opera è un esempio tipico della produzione in serie del maestro catalano, nella quale vediamo, dal punto di vista formale, una piu accentuata sperimentazione tecnica. Infatti, rispetto all’iperrealismo che caratterizza la grande produzione su tela, il formato piccolo delle incisioni permette a Dalì di provare tecniche compositive sempre nuove, cosa che rende questo tipo di opere estremamente interessanti. In questo caso possiamo vedere come il soggetto surrealista sia stato ottenuto unendo ad elementi figurativi degli interventi puramente pittorici. E così la scena principale, al centro dell’opera, viene realizzata da Dalì con una grande ricchezza di dettagli, tanto che sembra avere il carattere didascalico di un’illustrazione presa da un libro. Tutto ciò è tipico dello spirito citazionista dell’arte del maestro del Surrealismo, il quale seleziona le immagini da una galleria virtuale, inconscia, ma le rielabora e le ricontestualizza secondo la sua visione onirica. Infatti la scena è immersa in uno spazio completamente visionario, dove varie figure prendono forma come delle apparizioni incorporee. Figure di animali, citazioni sacre ed altre immagini mostruose si susseguono senza alcun apparente nesso logico, dando vita ad un contesto dal fascino misterioso ed esoterico, tipicamente di gusto orientale. Le visioni, al contrario della scena principale, vengono realizzate con una tecnica sciolta e sintetica che dà loro il carattere di visioni generate dalla stessa atmosfera della stanza.
Salvador Dalì, (Figueres 1904-1989). Maggior rappresentante del Surrealismo storico, oltre che pittore fu fotografo, scrittore e cineasta (famosa è la sua collaborazione con Luis Buñuel). Le sue opere si basano sui criteri dell’associazionismo psicanalitico, secondo la lezione di Andrè Breton. Il suo stile è caratterizzato da un Iperrealismo gonfio, duro, in cui i soggetti presentano una cura del dettaglio maniacale. Le sue composizioni sono un mix di libere associazioni, organismi biomorfici e citazioni culturali.