Salvador Dalì – La Primavera
Dalì Salvador

L’estetica surrealista nasce intorno agli anni ’20 del XX secolo riguardando tutti i campi della ricerca artistica. Per quanto riguarda un discorso legato più propriamente alle arti visive, il surrealismo si pone come volontà di indagare il subconscio umano e riversarlo sull’opera d’arte attraverso un procedimento di scrittura meccanica basato sull’analisi dei sogni. Di conseguenza […]
- Tecnica: Bassorilievo su Argento 925/1000
- Dimensione: 24x31
- Certificato: Autenticità
- Tiratura: 375/999
- Codice prodotto: FMAC002
Visualizzazioni 1719
DESCRIZIONE
L’estetica surrealista nasce intorno agli anni ’20 del XX secolo riguardando tutti i campi della ricerca artistica. Per quanto riguarda un discorso legato più propriamente alle arti visive, il surrealismo si pone come volontà di indagare il subconscio umano e riversarlo sull’opera d’arte attraverso un procedimento di scrittura meccanica basato sull’analisi dei sogni. Di conseguenza le opere d’arte surrealiste propongono la rappresentazione di una dimensione onirica, completamente dissociata dalla realtà. Tuttavia, spesso, tale rappresentazione si appoggia ad una resa formale di carattere iperrealistico, proprio per accentuare, paradossalmente, il carattere illusorio e ambiguo della dimensione surreale.

Il bassorilievo è molto affine alla produzione su cavalletto di Dalì. Infatti l’esaltazione dei valori plastici del soggetto, e la resa volumetrica gonfiata in uno spazio angusto corrispondono all’esasperato plasticismo iperrealistico dei dipinti. Tipica è, inoltre, l’ambientazione in una landa desolata, che si distende a perdita d’occhio: la scena si svolge come su un palcoscenico, elemento compositivo tipico dell’artista catalano. Imprescindibili sono anche le deformazioni anti-naturalistiche, come, per esempio, la violenta forzatura prospettica che ci fa vedere lontanissima l’ombra solitaria e tremolante sullo sfondo (altra figura topica di Dalì). Ma anche la figura allegorica in primo piano è protagonista del sovvertimento delle regole spazio-temporali. La sua ombra, proiettata sul terreno, non corrisponde ad un naturale effetto luministico e prende la forma di un arbusto contorto. È evidente come nel citazionismo che conforma l’arte surreale di Dalì in questo caso l’artista abbia fatto un’allusione al mito di Dafne, nella sovrapposizione enigmatica tra figura femminile ed albero.
Salvador Dalì, (Figueres 1904-1989). Maggior rappresentante del Surrealismo storico, oltre che pittore fu fotografo, scrittore e cineasta (famosa è la sua collaborazione con Luis Buñuel). Le sue opere si basano su i criteri dell’associazionismo psicanlitico, secondo la lezione di Andrè Breton. Il suo stile è caratterizzato da un Iperrealismo gonfio, duro, in cui i soggetti presentano una cura del dettaglio maniacale. Le sue composizioni sono un mix di libere associazioni, organismi biomorfici e citazioni culturali.