Salvador Dalí – L’Aquila della grazia (Purgatorio)
Dalí Salvador
- Tecnica: Xilografia
- Anno: 1974
- Tiratura: 90/200
- Codice prodotto: LMAG002
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DESCRIZIONE
L’estetica surrealista nasce intorno agli anni ’20 del XX secolo riguardando tutti i campi della ricerca artistica. Per quanto riguarda un discorso legato più propriamente alle arti visive, il surrealismo si pone come volontà di indagare il subconscio umano e riversarlo sull’opera d’arte attraverso un procedimento di scrittura meccanica basato sull’analisi dei sogni. Di conseguenza le opere d’arte surrealiste propongono la rappresentazione di una dimensione onirica, completamente dissociata dalla realtà. Tuttavia, spesso, tale rappresentazione si appoggia ad una resa formale di carattere iperrealista, proprio per accentuare, paradossalmente il carattere illusorio e ambiguo della dimensione surreale. La xilografia fa parte di una serie realizzata da Salvador Dalì ispirata alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Questo tipo di soggetto è estremamente congeniale al carattere surrealista e citazionista dell’arte del maestro catalano.
Rispetto alla produzione su tela di Dalì l’opera si differenzia soprattutto per il minimalismo che la contraddistingue. Infatti, al posto dell’esasperato plasticismo iperrealista, qui abbiamo una composizione risolta con l’eleganza pittorica di poche linee grafiche e leggerissime velature di colore. L’opera risulta dunque interessantissima proprio nel dimostrare come il maestro del Surrealismo fosse capace di realizzare opere di grande impatto suggestivo anche con pochi mezzi formali a disposizione. Nonostante il carattere sintetico della composizione le figure eteree hanno un grande potenziale espressivo ed il loro carattere surreale coincide perfettamente con il tema sacrale imposto dal poema dantesco.
Salvador Dalì, (Figueres 1904-1989). Maggior rappresentante del Surrealismo storico, oltre che pittore fu fotografo, scrittore e cineasta (famosa è la sua collaborazione con Luis Buñuel). Le sue opere si basano sui criteri dell’associazionismo psicanalitico, secondo la lezione di Andrè Breton. Il suo stile è caratterizzato da un Iperrealismo gonfio, duro, in cui i soggetti presentano una cura del dettaglio maniacale. Le sue composizioni sono un mix di libere associazioni, organismi biomorfici e citazioni culturali.