Salvador Dalì – Tre piatti decorati
Dalì Salvador

1° piatto titolo : “POIR DON QUICHOTTE” –Esemplare n. 302 2° piatto titolo “FRUITS TROUES” – Esemplare n. 382 3° piatto titolo – “ABRICOT” – Esemplare n. 303
- Tecnica: Piatto in porcellana Royal Limoges decorati a mano
- Dimensione: 34,5
- Certificato: Sì
- Codice prodotto: LCAL015
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DESCRIZIONE
1° piatto titolo : “POIR DON QUICHOTTE” –Esemplare n. 302
2° piatto titolo “FRUITS TROUES” – Esemplare n. 382
3° piatto titolo – “ABRICOT” – Esemplare n. 303
L’estetica surrealista nasce intorno agli anni ’20 del XX secolo riguardando tutti i campi della ricerca artistica. Per quanto concerne un discorso legato più propriamente alle arti visive, il surrealismo si pone come volontà di indagare il subconscio umano e riversarlo sull’opera d’arte attraverso un procedimento di scrittura meccanica basato sull’analisi dei sogni. Di conseguenza le opere d’arte surrealiste propongono la rappresentazione di una dimensione onirica, completamente dissociata dalla realtà. Tuttavia, spesso, tale rappresentazione si appoggia ad una resa formale di carattere iperrealista, proprio per accentuare, paradossalmente, il carattere illusorio e ambiguo della dimensione surreale. In questa collezione di tre piatti in porcellana di Limoges il maestro del Surrealismo, Salvador Dalì, ha elaborato tre soggetti che rispecchiano la sua poetica dell’inconscio, adattandoli perfettamente, tuttavia, al carattere decorativo dell’opera. Per questo ha elaborato temi ispirati al soggetto della frutta.
La collezione in oggetto è estremamente emblematica della poetica artistica del maestro del Surrealismo Salvador Dalì. Solo da un punto di vista formale, rispetto alla produzione su cavalletto dell’artista catalano, queste porcellane si differenziano per il minimalismo che le contraddistingue. Infatti, al posto dell’esasperato plasticismo iperrealistico, qui abbiamo una composizione risolta con l’eleganza disegnativa di poche linee essenziali e leggere velature di colore (anche se la forma dei frutti è concretamente delineata). Nonostante tale carattere sintetico della composizione, tuttavia, viene rispettato in pieno il carattere delle opere di Dalì, con la presenza di alcuni suoi temi topici fondamentali: il Don Chisciotte, personaggio emblematico della letteratura spagnola che, in virtù della sua irrazionalità, rientra a pieno titolo nella dimensione del surreale; la presenza di un organismo biomorfico, costruito da un assemblaggio di arti deformi, che ritroviamo in numerose opere di Dalì; la dimensione ambigua dei frutti cavi che lasciano presagire un’indagine dei segreti dell’inconscio, insieme ad un animale bizzarro. In poche parole i tre piatti di porcellana rappresentano una summa dell’arte di Salvador Dalì, declinata però in una forma molto decorativa, perfetta per degli oggetti di design. In questo senso acquisiscono fondamentale importanza le vivacissime armonie di colori che rendono queste opere ancora più interessanti.
Salvador Dalì, (Figueres 1904-1989). Maggior rappresentante del Surrealismo storico, oltre che pittore fu fotografo, scrittore e cineasta (famosa è la sua collaborazione con Luis Buñuel). Le sue opere si basano su i criteri dell’associazionismo psicanalitico, secondo la lezione di Andrè Breton. Il suo stile è caratterizzato da un Iperrealismo gonfio, duro, in cui i soggetti presentano una cura del dettaglio maniacale. Le sue composizioni sono un mix di libere associazioni, organismi biomorfici e citazioni culturali.