Salvatore Fratantonio (attribuzione) – Senza titolo

Salvatore Fratantonio (attribuzione) – Senza titolo

Fratantonio Salvatore

I fiori come soggetto autonomo cominciano a comparire all’interno delle “nature morte”, genere che vede la luce agli inizi del XVII secolo. In seguito l’attenzione dei pittori per il mondo floreale, soprattutto con gli impressionisti, si fa sempre maggiore, in quanto occasione straordinaria per catturare vibrazioni cromatiche e luminose. Così i fiori vengono rappresentati non […]

  • Tecnica: Tecnica mista su tela
  • Dimensione: 10x15

  • Codice prodotto: FCAS006

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DESCRIZIONE

I fiori come soggetto autonomo cominciano a comparire all’interno delle “nature morte”, genere che vede la luce agli inizi del XVII secolo. In seguito l’attenzione dei pittori per il mondo floreale, soprattutto con gli impressionisti, si fa sempre maggiore, in quanto occasione straordinaria per catturare vibrazioni cromatiche e luminose. Così i fiori vengono rappresentati non solo nei vasi, ma anche immersi nel loro paesaggio naturale. Se all’inizio della sua
storia era un pretesto per i pittori per cimentarsi in una riproduzione fotografica della realtà, con l’arte contemporanea il soggetto dei fiori diventa anche un modo di interpretare la realtà.

Nella sua ricerca pittorica Salvatore Fratantonio parte dai dati sensibili degli oggetti rappresentati ma trasfigura completamente la rappresentazione in una dimensione altra rispetto alla realtà fenomenica. Infatti l’immagine prodotta sembra sfuggire alla contingenza ed alla concretezza della realtà assumendo piuttosto le sembianza di un’apparizione fugace. Dal punto di vista concettuale quello che Fratantonio sembra voler afferrare è un riflesso fugace del soggetto, l’immagine effimera della memoria. Perché è lì, nella nostra coscienza e non nella realtà sensibile, che l’artista vuole andare a scovare la vera essenza degli oggetti rappresentati. A livello formale tutto ciò viene esplicato in un’esecuzione molto sintetica in cui i fiori sono svuotati della loro materia e della loro concretezza plastica. Le forme sono ancora distinguibili, ma come il risultato di una pura vibrazione pittorica. Tutto appare
estremamente mosso e dinamico, quasi inafferrabile, come le immaginivdepositate nella memoria.

Salvatore Fratantonio, nasce a Modica nel 1938, proprio nella città natia, sin da giovanissimo si è scelta quest’amante: la pittura. Già a 14-15 anni adolescente ha cominciato ad appassionarsi alla pittura, era apprendista presso le botteghe dei locali maestri. Dopo una breve permanenza in altri luoghi, stima Milano come la città a lui più congeniale e vi si trasferisce nel’64. Occorrerebbe troppo spazio per elencare tutte le manifestazioni che
l’hanno avuto protagonista. Tra oltre cento appuntamenti, ci limitiamo a segnalare gli incontri di rilievo dal 2000 in poi: Nel 2000 alla Galleria Bonaparte di Milano, Galleria Giovasse di Milano, New Art Gallery di Termoli a Campobasso, nel 2001 Arianna Sartori-Arte a Mantova, nel 2002 Galleria Ciovasso a Milano, nel 2003 Banca Popolare Agricola di Ragusa a Milano, Palazzo Mormino di Donnalucata (Scicli – RG) con il pittore Giorgio Modica, nel 2004 al Palazzo Comunale Ibla a Ragusa, nel 2005 a “U cento Spazio Robbretì” a Caronno Pertusete (VA), Banca Popolare Agricola dì Ragusa a Milano, Castello Chiaramontano Racalmuto (AG), nel 2006 Galleria BuonapArte a Milano, a Modica foyer Teatro Garibaldi, nel 2007 a Torino presso la Biblioteca Villa Amoretti, al Circolo degli Artisti, a Fossano presso la Società di Mutuo Soccorso fra Operai ed Artisti, a Ragusa presso la Stazione Ferroviaria di Ibla, a Carmagnola presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso “F. Bussone”.


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