Santolo Abbattista – Il movimento inconsulto
Abbattista Santolo

L’estetica surrealista nasce intorno agli anni ’20 del XX secolo riguardando tutti i campi della ricerca artistica. Per quanto concerne un discorso legato piu propriamente alle arti visive, il surrealismo si pone come volontà di indagare il subconscio umano e riversarlo sull’opera d’arte attraverso un procedimento di scrittura meccanica basato sull’analisi dei sogni. Di conseguenza […]
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 50x70
- Anno: 1982
- Codice prodotto: FTAR001
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DESCRIZIONE
L’estetica surrealista nasce intorno agli anni ’20 del XX secolo riguardando tutti i campi della ricerca artistica. Per quanto concerne un discorso legato piu propriamente alle arti visive, il surrealismo si pone come volontà di indagare il subconscio umano e riversarlo sull’opera d’arte attraverso un procedimento di scrittura meccanica basato sull’analisi dei sogni. Di conseguenza le opere d’arte surrealiste propongono la rappresentazione di una dimensione onirica, completamente dissociata dalla realtà. Tuttavia, spesso, tale rappresentazione si appoggia ad una resa formale di carattere iperrealistico, proprio per accentuare, paradossalmente, il carattere illusorio e ambiguo della dimensione surreale.
Come possiamo apprezzare da questa opera dall’iconografia molto elaborata, l’artista Santolo Abbattista vuole evocare una vera e propria visione, che abbia i caratteri del fantastico e del grottesco. Per questo, ricollegandosi alla tradizione surrealista, il suo linguaggio formale è fortemente figurativo, ovvero evocativo di immagini concrete, anche se appartenenti ad una dimensione altra, che non è quella del mondo sensibile. Anzi, il carattere saliente del Surrealismo di questo artista sta proprio nella forza delle immagini, nella complessità delle sue composizioni che presenta sempre una grande varietà di elementi riconducibili al più puro associazionismo condotto da processi inconsci. Tuttavia per caricare i toni di fantastico questa concretezza figurativa subisce, da parte di Santolo Abbattista, delle deformazioni di carattere espressivo. Infatti l’elemento visionario viene accentuato anche dal punto di vista della stesura che risulta molto elaborata, in un pittoricismo che non scalfisce la concretezza delle immagini, ma ne dà comunque una resa viva, molto dinamica. Insomma, rispetto al Surrealismo storico ed alla sua modalità di rappresentazione iperrealistica, Abbattista preferisce attenersi ad una maniera pittorica più vivace.
Santolo Abbattista è nato il 30 aprile del 1935 a Roma dove vive ancora oggi. Autodidatta puro, come dice lo stesso artista, si è sempre dilettato, sin da bambino, con il disegno e con i colori, accostandosi a temi che parlavano di marine e di paesaggi fino a che non si ha scoperto la pittura surrealista. Santolo Abbattista è un pittore che con il suo lavoro tra l’ironico e il reale, tra un surrealismo suggestivo ed un figurativo preciso, vuole spingere gli uomini ad elevarsi al di sopra della materialità e trasferirli in una dimensione “altra” fatta di luce e di amore.